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Ascoli Piceno, in occasione della seconda giornata mondiale contro il Gap (gioco d’azzardo patologico) il Caffè Lorenz ha ricevuto la pergamena Slot Free, su iniziativa dell’associazione Slot Mob e del Sert dell’Asur, riconoscimento conferito ai locali che decidono di “deslottizzarsi”, ovvero rimuovere le slot machine dal proprio esercizio commerciale.

“Si tratta di un’iniziativa volta a contrastare il gioco d’azzardo patologico: si pensi che nel 2019 sono stati impiegati per il gioco d’azzardo 109,4 miliardi di euro“, ha spiegato Marco Quercia, direttore del dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ASUR, sottolineando che il dipartimento punta fortemente sui temi di prevenzione e sensibilizzazione: “verranno aperti e potenziati centri d’ascolto ad Ascoli Piceno e San Benedetto, più altri due, uno nella vallata e uno nell’entroterra a Comunanza, gestiti dalla Cooperativa Ama Aquilone, per accogliere e ascoltare i giocatori patologici e i loro familiari, anche in un’ottica di riabilitazione e di ritorno a lavoro e vita sociale ordinaria”.

Ad Ascoli, oltretutto, le azioni di sensibilizzazione verranno rivolte alle fasce di età più disparate: il 22 e il 23 ottobre si terrà uno spettacolo teatrale pensato per i ragazzi (ma aperto a tutti) sul gioco d’azzardo dal taglio psicologico mentre, in particolare per gli over 65, verrà messo in campo un progetto riservato agli iscritti all’Università della Terza Età e ai frequentanti dei circoli anziani per informare sulle reali – ed esigue – probabilità di vincita nei giochi.

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Caffè Lorenz, la consegna della pergamena

Nell’ottica di valorizzare le attività commerciali, i bar in particolare, che decidono di rimuovere le slot dalle proprie sale, rinunciando al conseguente guadagno, durante la giornata contro il gioco d’azzardo patologico, al Caffè Lorenz, sito a Piazza del Popolo, è stata consegnata la pergamena dove viene attestato che il locale è totalmente Slot Free

Ad essere presenti alla consegna, tra gli altri, l’assessore alle Politiche Giovanili, allo Sport e al Commercio Nico Stallone, il direttore del dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ASUR Marco Quercia, e Franco Bruni dell’Associazione Slot Mob. Tale associazione si propone due scopi, spiega Bruni: “sensibilizzare i cittadini contro il gioco d’azzardo affinché si promuovano le buone pratiche del gioco e riconoscere e premiare gli esercenti virtuosi che fanno sì che il gioco d’azzardo e le dinamiche ad esso collegate vengano eliminate o comunque ridotte al minimo, anche perdendo il ritorno economico che da questa attività deriva”.

“Nel nostro locale abbiamo tolto le macchinette a seguito del terremoto, prima della riapertura. Abbiamo rinunciato all’utile che ne derivava per riqualificare il locale ed evitare brutte situazioni che a volte venivano a crearsi, anche perché trovavamo a giocare gente di tutte le età. Adesso ci sentiamo meglio con noi stessi”, ha spiegato Primo Valenti del Lorenz.

Slot Machine, la situazione ascolana

Ad Ascoli Piceno ci sono diversi bar che possiedono slot machine, sia nel centro sia nella periferia, specie nei quartieri di Monticelli e Porta Cappuccina, anche per far fronte, da parte dei gestori dei locali, a una situazione di crisi economica con entrate che si riconfermano facili e sicure.

“Credo che a livello ufficiale sia giusto fare i complimenti al Caffè Lorenz per i fatti concreti che vanno contro i propri interessi, in nome di motivazioni etiche e deontologiche” ha dichiarato Nico Stallone il quale, rispondendo alla richiesta avanzata da Bruni di discutere sull’eventuale concessione di incentivi che ripaghino in parte lo sforzo effettuato da attività commerciali che rinunciano alle slot, ha dichiarato che “sarà sicuramente un tema da valutare e un’idea interessante di cui l’Amministrazione Comunale si vuole fare promotrice anche con specifiche iniziative a riguardo”.

“Speriamo che questo sia il primo atto di un processo di deslottizzazione che porti a promuovere un nuovo stile di vita e un nuovo modo per affrontare la ludopatia, creando una cultura del non gioco d’azzardo, tramite la trasmissione di buone pratiche a tutta la comunità”, ha concluso il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Bono.

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