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Coronavirus, il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha stilato una guida anti-stress per i cittadini che, a causa dell’emergenza sanitaria, si vedono costretti in casa ormai da diversi giorni.

I consigli sono volti a rendere consapevoli i cittadini del momento che si sta vivendo, mettendoli in condizione di arginare lo stress e salvaguardare, per quanto possibile, il loro benessere, facendo fronte in maniera positiva e costruttiva ad un evento negativo (la famosa resilienza).

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Coronavirus: dove posso trovare sostegno?

In queste settimane in tutta Italia psicologi si stanno mettendo a disposizione della comunità per dare consigli, supporto e sostegno. Sul sito del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi si può trovare, alla voce #psicologicontrolapaura, materiale informativo su come contrastare l’emergenza. 

Per chi si trova in una situazione di particolare disagio psicologico è possibile chiedere un aiuto professionale: sempre sullo stesso sito, alla voce #psicologionline, è possibile trovare tutti gli psicologi e psicoterapeuti disponibili online.

Vediamo di seguito quali sono i suggerimenti principali degli psicologi per considerare la propria casa un rifugio e non una prigione, il tempo non perso ma ritrovato.

Riscoprire le proprie risorse e dare dignità al proprio tempo

Restando in casa, abbiamo una preziosa occasione davanti a noi: possiamo provare a rilassarci, ed anche ad annoiarci un po’, riorganizzando il nostro quotidiano.

Ovviamente, la routine giornaliera è diversa – e sicuramente più lenta – di quella che solitamente siamo abituati a vivere. Dobbiamo porre attenzione alle nostre azioni ed abitudini, regalando loro spazi e tempi differenti, ritagliati al di fuori da quelli lavorativi per chi sta lavorando in modalità agile: il rito della colazione, un bagno caldo, la cura del corpo, le lettura di un quotidiano, la pausa caffè, l’aperitivo serale, i pasti in generale, la visione di un film o la lettura di un bel libro. In questo particolare momento ognuna di queste attività (ed altre) riconquista dignità e tempo. In più, questa è un’occasione per imparare nuove abitudini: abbiamo tempo per dedicarci a fare cose nuove o a piccole attività che abbiamo sempre lasciato indietro.

Gestire le emozioni negative

La percezione della realtà muta notevolmente nel momento in cui proviamo emozioni negative: ad esempio, quando siamo agitati, la percezione del rischio cambia enormemente.

Un buon modo per liberarsi dal pesante carico emotivo che, come è normale, in questi giorni ci si porta dietro è quello di fare autoanalisi: riconoscere le emozioni provate per quello che sono (tristezza? paura?) e provare a lasciarle andare, senza tentare di risolvere, nasconderle o controllarle. Un consiglio pratico è quello di tentare semplici tecniche di rilassamento, ad esempio concentrandoci per 5-10 minuti su un respiro lento e regolare.

Ad ogni modo, in questo momento, avere la giusta paura non solo è normale ma ci protegge dal pericolo di essere contagiati e contagiare, spingendoci dunque a rispettare tutte le misure preventive e cautelative previste dal Governo.

L’importanza della socialità

Sembra un paradosso, ma questo momento è il migliore per passare più tempo con le persone con cui si sta condividendo la quarantena, come i propri familiari. Per tenerci in contatto con i nostri amici ci vengono in ausilio i mezzi di comunicazione odierni: adesso ci si può prendere del tempo per chiamare un amico o sentirlo via Skype.

Per i più grandi, è importante non isolare i bambini, spiegare loro senza mentire cosa il mondo sta affrontando. Certamente le parole usate devono essere adatte all’età del bambino: parole semplici, immagini, giochi, video possono aiutare i bambini ad elaborare la situazione in base alle proprie capacità di comprensione. Bambini ed adolescenti vanno supportati in questo momento, stimolati: si può invitarli ad informarsi accedendo insieme a fonti d’informazione ufficiali, a continuare con i propri studi e a dedicarsi ad hobbies casalinghi.

Gli adolescenti, invece, vanno responsabilizzati. Occorre parlare con loro e aiutarli, assegnandogli compiti in casa adatti alle loro capacità, inseriti magari all’interno di un programma familiare condiviso; importante anche lasciargli uno spazio privato per coltivare la loro intimità.

Parola d’ordine: minimalismo digitale

In questo periodo una “dieta” digitale è più che mai utile. Prendiamoci un momento per riflettere su quale valore i social hanno per noi: cosa aggiungono alla nostra quotidianità? Cosa tolgono? Qual è il miglior uso che possiamo farne per arricchire la nostra vita?

Essere costantemente bombardati di informazioni, ad esempio perché guardiamo convulsamente il cellulare, più che rassicurarci aumenta il carico cognitivo e quindi la sensazione di essere costantemente sotto pressione: meglio limitarsi a consultare le fonti ufficiali, evitare il passaparola e aggiornarsi una/massimo due volte al giorno sull’evolversi della situazione.

Come organizzare il lavoro da casa

Per chi lavora da casa, è importante organizzare la propria giornata con limiti e routine. Sarebbe meglio, per chi può, separare gli ambienti lavorativi da quelli casalinghi, mantenere orari di lavoro definiti, prendersi cura di sé come se ci si preparasse per una giornata qualsiasi, approfittarne per sostituire il panino mangiato di corsa con un pranzo sano ed equilibrato.

Non dimenticare l’attività fisica

Un aspetto da non dimenticare, specie in un periodo come questo in cui le uscite e il movimento fisico sono limitati al minimo, è l’importanza dell’attività fisica. Il moto fisico ha benefici sulla nostra capacità di concentrazione, sul nostro umore, sul sonno e sul benessere psicologico in generale, aiutando a scaricare la tensione, liberando endorfine e spostando l’attenzione dalle ansia quotidiane alle sensazioni corporee.

A livello pratico, sarebbe bene alzarsi dalla sedia dove si lavora ogni 50 minuti e fare qualche esercizio di stretching o dedicare mezz’ora al giorno a qualche esercizio a corpo libero che aiuti ad aumentare la frequenza cardiaca e ad attivarci fisicamente.

La situazione degli anziani

Gli anziani in questa situazione sono la categoria più a rischio, a livello medico e non. A causa delle limitazioni, molti di loro si trovano ancora più soli ed isolati; in questo senso, i familiari devono cercare di far passare loro le giornate serenamente, contattandoli telefonicamente spesso o, se si convive, scherzare con loro o spronarli a chiamare altri parenti o amici.

Insomma, gli anziani non devono perdere la positività. Possiamo anche aiutare materialmente, per quanto possibile, qualche vicino di casa anziano e solo, con gesti di solidarietà.

La relazione di coppia

In questi giorni, i componenti delle coppie che si trovano a convivere, senza essere avvezzi, devono prendersi i propri spazi e rispettare quelli dell’altro. Bene è condividere momenti programmati insieme, come una cena romantica,  giocare ad un gioco da tavola, guardare un film o una qualsiasi altra attività.

Sicuramente la convivenza forzata può creare disagi, incomprensioni, discussioni. Se si discute è fondamentale chiarire subito e mantenere un clima sereno in casa. Il consiglio è di rispettare i silenzi e i momenti di solitudine dell’altro: pensare, ragionare, rilassarsi in solitudine può essere la via per conoscersi meglio ed abbandonare i pensieri negativi.

Non dimenticare il tempo per il riposo

Insieme all’attività fisica e all’alimentazione, un fattore importante per il benessere è il riposo notturno. Concediamoci almeno un’ora lontano da telefono, computer e social, per decomprimere alla fine della giornata: prima di andare a dormire una doccia calda può aiutare a rilassarci, così come una tisana, l’ascolto di musica o la lettura di un libro.

Il sonno è fondamentale per recuperare le energie e aiutare il sistema immunitario.

Non esiste solo il Coronavirus!

In questo particolare momento storico, comunque, è bene informarsi anche su altre questioni e ricordare che non esiste solo il Coronavirus. In questo senso, è cruciale ritagliarsi momenti durante i quali non pensare all’emergenza e fare altro. Questa semplice azione ci fa rimanere il più vicini possibile alla quotidianità e alle emozioni positive.

Quanto spesso ci lamentiamo di non avere tempo da dedicare a noi stessi o alle nostre passioni? Adesso questo tempo c’è, non sprechiamolo. Re-impariamo ad organizzare la nostra giornata, dandole un significato e uno scopo: c’è tanto da fare, non serve buttarsi giù. In una società che ha perso di vista l’oggi, concentrandosi su scadenze da rispettare e appuntamenti da programmare, dobbiamo imparare ad accettare che fermarsi e rimandare è possibile. 

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