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Post sisma, dopo le ordinanze di semplificazione e aggiornamento promulgate recentemente, tra cui quella per il pagamento alle imprese dei cantieri di ricostruzione e quella per l’assunzione di personale negli uffici della ricostruzione, il commissario straordinario Giovanni Legnini ha dichiarato che, una volta terminata l’emergenza Covid-19, partiranno migliaia di cantieri nelle terre del sisma. In più, ha reso noto che a breve verrà varata un’ordinanza volta a semplificare e definire tempi certi per l’esame delle pratiche, per la concessione di contributi e per l’avvio dei lavori di riparazione delle abitazioni danneggiate dal terremoto.

“Ho ascoltato le grida di dolore dei sindaci e degli abitanti del cratere, i timori. Nella doppia emergenza non dobbiamo relegare ai margini la ricostruzione, dobbiamo riposizionarla al centro dell’attenzione. Le lentezze sono note, adesso dobbiamo assolutamente reagire”. Le linee di azioni dettate dal commissario saranno 2: la prima, volta a “immettere liquidità nel sistema economico del cratere pagando tutto ciò che è possibile dei lavori già fatti”, la seconda atta a “ridefinire le regole per far sì che alla ripartenza, speriamo presto, dopo l’emergenza sanitaria, si possa imprimere quel cambio di passo che serve alla ricostruzione”

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Ricostruzione post sisma, le dichiarazioni di Legnini

Il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma del Centro Italia Legnini ieri, 2 aprile, ai microfoni di Rai Radio Uno, nella trasmissione Giorno per Giorno, ha dichiarato che “Terminata l’emergenza coronavirus vogliamo far sì che si possano aprire migliaia di cantieri“, anticipando il contenuto di un’ulteriore ordinanza che verrà promulgata nei prossimi giorni: “tra pochi giorni varerò un’ordinanza di forte semplificazione e per definire tempi certi per l’esame delle pratiche, per la concessione dei contributi e per l’avvio dei lavori di riparazione delle abitazioni”.

Legnini, poi, ha ricordato di aver stanziato 50 milioni di euro per pagare i professionisti e di aver emanato un’ordinanza, ieri, per pagare le imprese: “I professionisti hanno prestato la loro opera in questi anni e fino ad oggi non hanno ancora visto un euro”, mentre alle imprese “saranno pagati i lavori già realizzati pur non avendo raggiunto lo stato di avanzamento previsto dalle regole vigenti”.

Ora “Ci sono almeno 6 miliardi per le abitazioni private e 3 per la ricostruzione pubblica, per la quale si è fatto finora molto poco. C’è la necessità di usare importanti risorse già stanziate e che non possono restare nei cassetti dell’amministrazione pubblica. Sto definendo le procedure per assegnare rapidamente altri 50 milioni di euro alle imprese del cratere e altri 26 milioni di euro per i comuni più piccoli”, ha concluso nella trasmissione il commissario.

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