Articolo
Testo articolo principale

Coronavirus: è una corsa contro il tempo, quella che tutte le Regioni italiane, il Ministero della Salute e la Protezione Civile nazionale stanno conducendo, con l’obiettivo di aumentare i posti letto nei reparti di terapia intensiva. In quei reparti, si combatte e si cerca di vincere la lotta contro l’epidemia di Covid-19.

Prima dell’emergenza, l’Italia poteva contare su 5.324 posti in terapia intensiva e 2.974 nei reparti di malattie infettive. Adesso ce ne sono 470 in più e si conta di arrivare, nel giro di pochi giorni, a una disponibilità di almeno 1.850 posti, con un fabbisogno di posti che cresce continuamente. Per questo, al primo posto degli interventi previsti dal nuovo decreto di spesa del Governo, c’è il potenziamento dei servizi di terapia intensiva.

Coronavirus: quanti posti letto in terapia intensiva ci sono in Italia

La terapia intensiva è il reparto ospedaliero in cui vengono garantite cure intense, a pazienti con stati di salute di media o alta gravità; a questi pazienti, viene fornito il supporto delle funzioni vitali (respiratore meccanico, farmaci), dopo un recente intervento chirurgico, con necessità di cura e monitoraggio continui.

Sono proprio i ventilatori, le macchine per la respirazione artificiale e i sistemi di isolamento biologico (o “biocontenimento”) la linea di difesa più efficace contro il temibile virus. In media, stando ai dati della Protezione Civile, un italiano ogni dieci italiani infettati dal virus, finisce con lo sviluppare infezioni gravi dell’apparato respiratorio, tale da metterne a rischio la sopravvivenza. Per questo, risulta necessario ricorrere a questo particolare tipo di terapia, alla quale ci si deve sottoporre per lunghi periodi di tempo.

Secondo le stime elaborate da Giuseppe e Andrea Remuzzi, per l’IstitutoMario Negri” di Milano, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo,  pubblicate sulla rivista “The Lancet”, entro la metà di aprile, il fabbisogno di posti letto in terapia intensiva potrebbe salire a circa 4.000 unità. Si tratta di un numero considerevole, tenuto conto che non tutti i posti letto, disponibili in Italia, sono dedicati a pazienti affetti da Coronavirus.

Per evitare la diffusione del contagio, e non intasare i reparti di terapia intensiva degli ospedali, il Governo italiano ha adottato delle misure di contenimento: invitando i cittadini a rimanere in casa, ad eccezione di alcuni casi di stretta necessità; chiudendo tutte le attività non necessarie; incentivando al lavoro da casa (“smart working”); favorendo il distanziamento sociale o, in alternativa, l’utilizzo delle mascherine protettive.

Un dato relativamente incoraggiante è arrivato ieri, sabato 4 aprile: per la prima volta, dall’inizio dell’emergenza sanitaria in Italia, sono in diminuiti i pazienti ricoverati in terapia intensiva: in tutto, erano 3.994 (74 unità in meno, rispetto al 3 aprile).

TAG: , , , , , , ,