Articolo
Testo articolo principale

Ascoli Calcio: Andrea Di Maso, uomo di fiducia del Patron bianconero Massimo Pulcinelli, sul sito italianewsonline, effettua un focus sul calcio, attualmente fermo per l’emergenza coronavirus 

Ascoli Calcio, ecco le parole di Andrea Di Maso

“Con il calcio giocato ai box le società devono intervenire immediatamente senza attendere ancora , vorrei evidenziare e sviluppare questi punti:

e’ fondamentale la gestione dei club della salute, dei calciatori e dell’intero staff. Perciò, sicurezza massima. Per chi lo sente, il taglio allo stipendio diventa necessario per le società e questo dimostrerebbe anche quanto lo sport sia la metafora della vita. Uniti si vince!

Le ulteriori decisioni devono essere prese dalle istituzioni e rispettate. Dobbiamo essere fiduciosi e positivi perchè tutto tornerà come prima. Dovranno essere fatti sacrifici da parte di tutti, a prescindere dal fatto se si gioca o meno

Si attendono i contributi da parte di Lega e Federazione, un sostegno forte e chiaro dai ministeri governativi e dai comitati olimpici nazionali. Dall’uefa arrivano segnali poco incoraggianti mentre le manifestazioni principali sono state annullate. Nel frattempo, i giocatori non giocano né si allenano come dovrebbero per avere una preparazione adeguata al target richiesto dal sistema professionistico e di conseguenza non lavorano come potrebbero pur non dipendendo dalla loro volontà.

I tifosi non possono godere dello spettacolo dal vivo e dalla tv, con la conseguenza che i diritti televisivi sono a rischio e i botteghini delle società non producono ricavi.  

In quasi tutte le società europee, onde evitare principalmente disastri economici e bilanci al collasso, si è deciso di decurtare parte dello stipendio riservato ai calciatori e questo grazie ai calciatori stessi che hanno dimostrato amore per il proprio paese e spirito di appartenenza alle società.

In Italia ad esempio i giocatori della Juventus si sono decurtati 90 milioni di stipendi. Il taglio degli stipendi è stata una misura introdotta per ridurre al minimo le perdite commerciali legate all’epidemia che ha coinvolto tutto il mondo. Questo ha comportato una deroga a tutte le normali regole contrattuali. A rimetterci non solo le società per l’appunto.

In Germania giocatori, allenatori e staff tecnico di alcune squadre hanno deciso senza pensarci troppo di rinunciare al 20% del proprio stipendio.

La prima squadra a prendere l’iniziativa è stata il Borussia Monchengladbach, seguita a ruota da Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Mainz, Werder Brema e Schalke 04.

In Spagna si stanno invece avendo parecchia difficoltà. Nel Barcellona Messi e compagni hanno rifiutato un taglio dello stipendio del 70%, con l’accordo raggiunto invece al taglio del 30%. I dirigenti hanno accordato un taglio del 50%.

In Spagna il crollo economico è particolarmente forte e squadre come il Valencia stanno pensando addirittura a un licenziamento temporaneo dei tesserati.

In Francia alcuni club hanno già deciso per il taglio degli stipendi secondo il principio della disoccupazione parziale. In Francia i calciatori sono infatti equiparati a normali lavoratori e di conseguenza senza lavorare vengono automaticamente pagati di meno.

In Inghilterra si è cercato di rimandare il problema sperando in un ritorno in campo il prima possibile.

Visto che la situazione continua a peggiorare anche il calcio inglese ha dovuto quindi fare i conti con il taglio degli stipendi. Il 3 aprile si è tenuta una videoconferenza tra Premier League e English Football per discutere un taglio radicale e sembra si sia trovato l’accordo.

Per una volta, anche il mondo del calcio e non solo, sarà capace di dare l’esempio in un contesto storico epocale. Sarà l’occasione per dimostrare a tutto il mondo quanto siano fondamentali i valori che lo sport trasmette in campo e nella vita”.

Foto presa dal sito picenotime

 
TAG: , , ,