Articolo
Testo articolo principale

Zero Waste e Slow Life sono due concetti che negli ultimi anni stanno prendendo molto piede sia in Italia che all’estero. Due stili di vita complementari che permettono di vivere la vita in modo più lento, genuino ed ecologico.

L’emergenza Coronavirus ha costretto tutto il mondo a fermarsi per un attimo e cambiare le proprie abitudini per il bene comune.

D’un tratto tutti, o quasi tutti, gli italiani si sono ritrovati sospesi tra momenti di immobilità e incertezze, costretti a fare i conti con una giornata sempre più lunga e noiosa.

L’hashtag #iorestoacasa non deve per forza diventare una costrizione ma può diventare un momento per migliorarci, modificare in positivo la nostra forma mentis e recuperare il significato di creatività, bellezza e autenticità della vita.

Basta guardare un attimo fuori dalle nostre finestre per vedere come questo stile di vita forzatamente più lento sta aiutando Madre Natura a guarire.

Infatti, mentre noi siamo chiusi in casa, la natura ha continuato ad andare avanti e, senza l’inquinamento creato dagli umani, la Terra si ripopola di fauna e flora prima nascoste e l’aria diventa sempre più chiara e pulita.

Leggi anche Zero waste, come si vive a rifiuto zero e il riciclo creativo

Zero Waste & Slow Life ai tempi del Coronavirus

La nostra parola d’ordine di questo momento deve essere: Slow Life. Ma cos’è la Vita Lenta e come si collega al concetto di Zero Waste?

L’abbiamo chiesto a Pamela Carpani, archeologa ascolana che su Instagram si presenta con il nome di Verde Oliva e che, tramite i suoi account social e il suo blog, sostiene di questo stile di vita green e sostenibile che può aiutare a migliorare l’approccio alla vita e alla quarantena.

Non è semplice farlo ma si potrebbe utilizzare questo momento per migliorare non solo noi stessi ma anche il nostro approccio alla vita. Ecco la nostra intervista.

Raccontaci qualcosa di te, chi o cosa ti ha ispirata ad intraprendere questo stile di vita?

zero waste

Avendo la fortuna di essere nata ad Ascoli Piceno ho passato come molti, tutte le mie estati in montagna, sui Sibillini, in mezzo al verde. Il rispetto per la natura e i suoi abitanti fa parte di me da sempre.

Negli ultimi anni ho provato a portare questo rispetto anche nella vita quotidiana, cercando di essere il più sostenibile possibile. Ho trovato molto sostegno e ispirazione nella community del web, in particolare il supporto di una realtà come la Rete Zero Waste è stata fondamentale.

Cosa significa per te Slow Life? E come può aiutarci in questo momento di quarantena?

Si sente parlare molto spesso di Slow Life e mai come in questo momento di quarantena lo stiamo sperimentando forzatamente. Ma fare una vita slow non significa solo cercare di rallentare i ritmi lavorativi o dedicare più tempo a noi stessi, per me è intimamente connesso al rispetto per l’ambiente.

Prendo molto spunto dalla vita che facevano i miei nonni: il preparare tutto in casa, la cura che avevano delle cose e come si cercava di riparare un oggetto anziché gettarlo, sono azioni che ci costringono a rallentare e a ragionare sulla produzione.

C’è un’enorme differenza tra arraffare una confezione di biscotti al super e impastarli con amore per la nostra famiglia. Bisognerebbe recuperare la bellezza di certi gesti che ci regalano serenità, calma da recuperare per il lavoro o nostri doveri quotidiani.

In questo momento spero che una riflessione del genere ci spinga in futuro a non dire più “non ho tempo per questo” ma a tentare di ricavarne per il bene nostro e dell’ambiente.

Quando hai iniziato a intraprendere lo stile di vita Zero Waste?

Sono sempre stata attenta all’ambiente, riciclando e cercando di spronare gli altri a farlo ma la mia vita è cambiata quando qualche anno fa ho visto un video. C’era quest’orso polare magrissimo e sofferente che cercava cibo fra i rifiuti perché il suo habitat naturale era ormai distrutto, non poteva più cacciare per via dello scioglimento dei ghiacciai.

Ho sofferto enormemente, quelle immagini mi hanno toccato nel profondo e ho capito che non stavo facendo abbastanza. Allora ho cominciato a cercare di ridurre i miei rifiuti e ho aperto il profilo Instagram perché volevo attirare l’attenzione di quante più persone possibili.

Quali sono i consigli utili per affrontare al meglio questo momento di emergenza?

Sicuramente cercare di ridurre al minimo il consumo d’acqua: Ascoli e il suo territorio vivono una profonda crisi idrica e tutti i cittadini dovrebbero impegnarsi a non sprecare questa risorsa fondamentale.

Bastano piccoli accorgimenti come riusare l’acqua di cottura per lavare i piatti o raccoglierla in una bacinella mentre aspettiamo che si scaldi l’acqua della doccia.

Poi sicuramente fare attenzione al consumo energetico spegnendo tutti i dispositivi, non lasciandoli in standby.

Possiamo tenerci occupati facendo decluttering: doniamo a chi ha bisogno le cose superflue facendo spazio fisico e mentale.

Come possiamo cambiare le nostre abitudini post quarantena vista la drastica riduzione dell’inquinamento di questi giorni?

zero waste

Il cambiamento parte da noi e dalle piccole azioni di tutti i giorni. Cose che sembrano banali possono in realtà fare la differenza, cominciando dagli spostamenti: proviamo a evitare di prendere la macchina per i piccoli spostamenti muovendoci a piedi, in bici o con i mezzi pubblici.

Ad esempio provare a ridurre la plastica sulla tavola dicendo no all’acqua in bottiglia e preferendo quella del rubinetto o delle casette dell’acqua o in vetro a rendere.

E ovviamente abbandonare le stoviglie monouso. Pensate a quanti piatti in plastica ci siamo risparmiati questa Pasquetta!

Quando facciamo spesa invece, possiamo prediligere il packaging in carta o compostabile ma soprattutto torniamo a comprare dai produttori locali: frutta e verdura al mercato dove possiamo portare le nostre sportine e dai piccoli alimentari, anche per aiutare gli esercenti locali.

Ultimamente sono nati molti zero waste shop dove acquistare prodotti sfusi, dalla cura del corpo ai detersivi ma se non li abbiamo in zona le ecoricaricariche sono un compresso accettabile.

Per il bagno proviamo la saponetta al posto del sapone liquido o del bagnoschiuma, ce ne sono per tutti i tipi di pelle ed esistono anche gli shampoo solidi. Insomma i piccoli cambiamenti che si possono fare sono tanti e più siamo ad adottarli meglio è per il nostro pianeta!

Infine, una frase che ti rappresenta:

Riciclare è bene ma non produrre rifiuti è meglio!

Potrebbe interessarti anche Strategia Rifiuti Zero: il sì dell’amministrazione di Ascoli

TAG: , , , , , , ,