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Coronavirus, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha stilato un calendario di date plausibili da cui si inizieranno ad azzerare i nuovi casi di positività al virus nelle diverse regioni italiane.

Secondo le proiezioni fatte dagli esperti dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, coordinato dal Professor Walter Ricciardi, Direttore dell’Osservatorio e Ordinario di Igiene all’Università Cattolica, e dal Dottor Alessandro Solipaca, Direttore Scientifico dell’Osservatorio, la fine dell’emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle regioni a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia: in Lombardia e Marche, verosimilmente, l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno.

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Coronavirus, le stime dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute

“L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane ha effettuato una analisi con l’obiettivo di individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi e si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile”, spiega il Dottor Solipaca.

I modelli statistici stimati per ogni Regione sono di tipo regressivo (di natura non lineare) e, quindi, non sono di tipo epidemiologico, si limitano ad approssimare l’andamento dei nuovi casi osservati nel tempo. Le proiezioni tengono conto dei provvedimenti di chiusura introdotti dal Governo, pertanto, eventuali misure di allentamento, con riaperture delle attività e della circolazione di persone renderebbero le proiezioni non più verosimili. Infine, gli studiosi dell’Osservatorio sottolineano “che la precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi, è infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici e del numero di tamponi effettuati”.

Quando ci saranno contagi zero nelle varie regioni

Secondo le proiezioni dell’Osservatorio a uscire per prima dal contagio da Covid-19 sarebbero la Basilicata e l’Umbria, le quali il 17 aprile contavano rispettivamente solo 1 e 8 nuovi casi; le ultime sarebbero le Regioni del Centro-Nord nella quali il contagio è iniziato prima.

In Lombardia, dove si è verificato il primo contagio, non è lecito attendersi l’azzeramento dei nuovi casi prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno: per entrambe le regioni il trend in diminuzione è particolarmente lento.

Nel Lazio dovremmo aspettare almeno il 12 maggio, nel Sud Italia l’azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare ad avvenire tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio.

Le proiezioni effettuate evidenziano che l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza, pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla così detta fase 2 dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da regione a regione. Una eccessiva anticipazione della fine della quarantena, con molta probabilità, potrebbe “riportare indietro le lancette della pandemia e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati”.

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