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Coronavirus, il 4 maggio scoccherà la fase 2 che, per almeno due settimane, in attesa poi di nuove indicazioni, concederà agli italiani la libertà di “incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine”, sempre imponendo il limite regionale di spostamento.

A prima vista, sembrava che il decreto del 26 aprile desse la libertà di andare a trovare solo i propri familiari o parenti, invece ieri il Governo, in una precisazione, ha spiegato che nella nozione di congiunto rientrano anche i fidanzati e gli affetti stabili.

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Congiunti: perché è scoppiata la confusione

La confusione e l’ilarità generale è scoppiata perché il Codice Penale, nell’articolo 307, indica chi sono i congiunti di un determinato soggetto: “Ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti”. Quindi, in questa definizione, i fidanzati o i partner vengono esclusi. Nella giornata di ieri, comunque, anche a causa delle pressioni dell’opposizione, Conte ha chiarito che sarà possibile tornare a far visita anche ai “fidanzati” e agli “affetti stabili”, quindi persone con cui non si è legati giuridicamente.

Ad ogni modo, sul sito del Governo nei prossimi giorni verranno inserite tra le faq precisazioni su questo punto e chiarimenti su cosa sarà consentito e cosa no durante la fase 2: Lo preciseremo nelle faq, ma non significa che si può andare a casa di amici, a fare delle feste. Si andranno a trovare persone con cui ci sono rapporti di parentela o stabili relazioni affettive”, ha spiegato Conte.

Anche per questi spostamenti sarà necessario munirsi di autocertificazione.

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