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Le Marche sono da tempo meta privilegiata di molti vacanzieri, sia italiani sia internazionali. L’offerta turistica di questa regione è una delle più vaste ed eterogenee del Bel Paese ed è di richiamo per una platea di utenti davvero molto ampia, dagli amanti dell’avventura alle famiglie in cerca di relax. Recentemente, i progetti volti allo sviluppo e alla valorizzazione delle strutture turistiche marchigiane sono stati riconsiderati alla luce di un importante requisito: l’accessibilità. La necessità di offrire un’esperienza pienamente apprezzabile anche dalle persone con disabilità motorie o psicofisiche è infatti diventata una priorità per la Regione. Ma rendere accessibile la proposta turistica non vuol dire solo dotare spiagge, sentieri, strutture e città di strumenti e risorse per garantirne l’uso a tutti; vuol dire anche, e soprattutto, dare spazio a politiche commerciali mirate. Sono, ad esempio, le giornate di formazione sul tema organizzate dalla Camera di Commercio di Ascoli Piceno, la pluralità di punti vendita di montascale a Macerata, i contributi mirati destinati agli enti gestori delle aree protette, dal Conero al Furlo.

Ma facciamo un passo indietro.

Nel Disegno di Legge 1413 dello scorso luglio 2019, denominato “Delega in materia di turismo” il Senato ha incaricato il Governo di adottare uno o più decreti, in materia di turismo, e in particolare nella regolamentazione di settori turistici definiti “emergenti”, tra cui il turismo sostenibile, il turismo sanitario e termale, il turismo religioso. Ma ognuna di queste categorie non può prescindere da un rinnovato impegno nel proteggere e valorizzare l’accessibilità.

Il DDL chiede, infatti, di «sviluppare il modello di turismo accessibile, inteso come sistema integrato di offerta turistica in grado di rispondere alle esigenze specifiche delle persone meritevoli di maggiore tutela, fra cui quelle delle persone con disabilità, delle famiglie numerose, degli anziani e dei giovani, attraverso progetti e programmi che agevolino l’accesso all’esperienza turistica indipendentemente dalle condizioni personali, sociali ed economiche».

Il decreto è stato recepito dalla Regione Marche, che già nel 2018 aveva elaborato una Legge in merito (Legge regionale 6 agosto 2018, n. 34: “Disposizioni per favorire l’accesso delle persone con disabilità alle aree demaniali destinate alla balneazione”) per regolamentare e aggiornare la normativa in vigore rispetto al tema dell’accessibilità delle spiagge e delle zone costiere. Le finalità, anche in questo caso, sono quelle di riconoscere e sostenere il diritto delle persone con disabilità a «una piena integrazione nella collettività», attraverso la garanzia di avere piena «libertà di accesso alle aree demaniali destinate alla balneazione».

La Regione ha perciò stanziato 200 mila euro, da ripartire tra il 2019 e il 2020, che i Comuni possono utilizzare per:

  • «attrezzare le spiagge di ausili speciali per la mobilità alla balneazione», compresa l’installazione di rampe, montascale, percorsi tattili per non vedenti, e simili;
  • abbattere le barriere architettoniche, soprattutto quelle che rendono complesso o non realizzabile l’accesso a servizi igienici, a parcheggi, a passerelle per raggiungere il mare;
  • infine, ma non meno importante, dotare le spiagge di prese elettriche, indispensabili «per l’alimentazione di strumenti a supporto delle persone con disabilità».

Ed ecco dunque che, chi – anche in presenza di handicap motori – vorrebbe programmare una vacanza nelle Marche ha la possibilità di scegliere tra una grande varietà di spiagge, sabbiose o rocciose, attrezzate per rispondere alle necessità delle persone con disabilità. Tra le mete più ambite e suggestive si annoverano le località balneari in prossimità del Conero: la baia di Portonovo, le rive ampie e sabbiose di Palombina Nuova e il Passetto, la spiaggia rocciosa di Ancona, a pochi passi dalla città. Ognuna di queste località offre servizi e agevolazioni per chi si muove in sedia a rotelle.

Palombina Nuova, ad esempio, è servita da un elevatore che può comodamente ospitare carrozzine di varie dimensioni e che conduce dai parcheggi e dalle zone di transito direttamente in spiaggia; inoltre, il camminamento che collega la parte “nuova” con Palombina Vecchia è percorribile comodamente in carrozzina.

La spiaggia del Passetto, invece, è dotata di un percorso che collega la spiaggia con la relativa pineta, in modo che tutti possano accedere a una zona d’ombra nelle ore più assolate della giornata; anche il passaggio fino al mare è accessibile per chi ha problemi di mobilità, grazie a una pedana che si spinge fino a riva.

La soluzione di Portonovo, invece, consiste nel mettere a disposizione una serie di sedie da mare JOB, un dispositivo indispensabile per la balneazione delle persone disabili, che permette di persino di entrare in acqua: le sedie JOB sono disponibili presso alcuni stabilimenti balneari.

Molte sono anche le soluzioni offerte per chi volesse esplorare i sentieri dei numerosi parchi naturalistici regionali, così come le facilitazioni adottate all’interno dei sistemi museali per garantire il pieno godimento delle bellezze artistiche – oltre che paesaggistiche – delle Marche.

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