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Ascoli Calcio, il nuovo mister Guillermo Abascal ha firmato fino al 2022. E proprio oggi rilascia questa intervista, nel quale trasmette le sue impressioni e sensazioni da allenatore della prima squadra picena

Ascoli Calcio, ecco gli obiettivi di Abascal

 

“La prima sensazione dopo aver firmato il contratto è stata di responsabilità nei confronti di un club che è fra i più antichi d’Italia – esordisce Guillermo Abascal -. In secondo luogo ho sentito serenità, unita alla grande voglia di dare il massimo per il raggiungimento dell’obiettivo per una città che vive di calcio. Infine la voglia di trasmettere la nostra grande motivazione, mia e dello staff, ai ragazzi

Il nostro pensiero è di apprestarci a disputare un nuovo campionato, nel quale conterà la preparazione, che sarà sì corta, ma sarà così per tutte le altre squadre e quindi questo non deve essere un pretesto. Il nostro primo obiettivo è avere una mentalità vincente fin dal primo allenamento. Lavoreremo insieme, ma con la testa libera da tutto quello che è stato vissuto fino ad oggi, dovremo avere determinazione e mente spensierata. Inizia un nuovo campionato e da lunedì riprenderemo gli allenamenti di gruppo, nel rispetto del protocollo.

E’ stato un momento particolare e difficile quello che abbiamo vissuto. Dal 4 maggio scorso abbiamo iniziato gli allenamenti online e il fatto di trovarci tutti i giorni, seppur virtualmente, a parlare e a condividere gli allenamenti ha fatto sì che il mese di maggio sia stato vissuto già come una preparazione al ritorno in campo. In questo sono stati bravi i collaboratori e preparatori Salvatori, Artico, Valle e Iuliano.

“Se ho stilato una tabella di marcia da qui alla fine del torneo? Ogni partita è uguale alle altre, non c’è una tabella di marcia – risponde sicuro il neo tecnico del Picchio -. Conterà quanto il singolo saprà mettersi a disposizione del gruppo, conterà avere un atteggiamento tale da vendere cara la pelle, dobbiamo essere sempre convinti che sarà domani il giorno che potrà migliorarci; mai accontentarci di quanto fatto oggi.

Alagna, Maurizi, Pulsoni, Intinacelli, D’Agostino e Di Francesco: sono i ragazzi della Primavera aggregati alla prima squadra che ritengo più pronti, anche se ce ne sarebbero stati anche altri meritevoli. I giovani rappresentano un investimento, crescono all’interno delle mura del Club e avere la possibilità di inserirli nel contesto dei più grandi è un segnale di continuità al lavoro svolto nel settore giovanile. Lavorare con i giovani significa lavorare per costruire il professionista di domani, con i valori, i principi di gioco e il carattere combattivo e determinato tipico del popolo piceno.

“ I tifosi non ci saranno e questo ci dispiace molto, ma ci dà maggiore responsabilità perché sono il motore del calcio; abbiamo bisogno della loro vicinanza e di tutto l’affetto, ci piacerebbe farli gioire. Vogliamo riprodurre in campo quello spirito battagliero e tenace che caratterizza i nostri tifosi. Ci piacerebbe che ci fosse identità fra noi e loro”.

 

 

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