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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di premiare con l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica gli “eroi del Covid”. Si tratta di un primo gruppo di persone (infermieri, medici, volontari, professori e uomini delle forze dell’ordine) che si sono distinte, nella difficile fase di emergenza sanitaria. 

Il Presidente Sergio Mattarella premia 57 “eroi del Covid”: saranno Cavalieri al merito della Repubblica

“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – si legge in un comunicato del Quirinale – ha voluto insignire dell’onorificenza di ‘Cavaliere al merito della Repubblica’ un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità, durante l’emergenza del Coronavirus. I riconoscimenti, attribuiti ai singoli, vogliono simbolicamente rappresentare l’impegno corale di tanti nostri concittadini, nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali”.

Questo l’elenco completo dei 57 nuovi “Cavalieri al merito” italiani:

  • Annalisa Malara e Laura Ricevuti, rispettivamente anestesista di Lodi e medico del reparto medicina di Codogno, sono le prime ad aver curato il “paziente 1” italiano.
  • Maurizio Cecconi, Professore di anestesia e cure intensive all’Università “Humanitas” di Milano,  è stato definito da “Jama” (il giornale dei medici americani) uno dei tre eroi mondiali della pandemia.
  • Mariateresa Gallea, Paolo Simonato, Luca Sostini sono i tre medici di famiglia di Padova, che volontariamente si sono recati in piena “zona rossa” per sostituire i colleghi di Vo’ Euganeo messi in quarantena.
  • Don Fabio Stevenazzi, del direttivo della Comunità pastorale San Cristoforo di Gallarate (VA) è tornato a fare il medico presso l’Ospedale di Busto Arsizio.
  • Fabiano Di Marco, primario di pneumologia all’Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, ha raccontato la tragica situazione della città e dell’ospedale.
  • Monica Bettoni, ex-senatrice e sottosegretaria alla Sanità, medico in pensione, ha deciso di tornare in corsia a Parma.
  • Elena Pagliarini è l’infermiera di Cremona, ritratta nella foto che è diventata un simbolo dell’emergenza Coronavirus. Risultata positiva al Covid-19, è poi guarita.
  • Marina Vanzetta, operatrice del 118 di Verona, ha soccorso una anziana donna e le è stata accanto  fino alla morte.
  • Giovanni Moresi, autista soccorritore di Piacenza Soccorso 118, ha offerto una  testimonianza del ruolo degli autisti soccorritori del 118.
  • Beniamino Laterza, impiegato presso l’Istituto di vigilanza “Vis Spa”, presta servizio nell’ospedale “Moscati” di Taranto, presidio Covid.
  • I membri del team presso l’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, struttura di eccellenza della sanità pubblica, di cui fanno parte:

-Maria Rosaria Capobianchi, a capo del team che ha contribuito a isolare il Coronavirus.

-Concetta Castilletti, responsabile della Unità dei virus emergenti.

-Francesca Colavita, Fabrizio Carletti, Antonino Di Caro, Lucia Bordi, Eleonora Lalle, Daniele Lapa, Giulia Matusali (biologi).

  • I membri del team di ricerca dell’ospedale “Sacco” e dell’Università degli Studi di Milano, poli di eccellenza nell’ambito del sistema sanitario e di ricerca nazionale:

-Claudia Balotta a capo del team, ora in pensione. Nel 2003 aveva isolato il virus della Sars.

-Gianguglielmo Zehender, professore associato.

-Arianna Gabrieli, Annalisa Bergna, Alessia Lai, Maciej Stanislaw Tarkowski (ricercatori).

  • Ettore Cannabona, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Altavilla Milicia (Palermo), che ha devoluto in beneficenza l’intero stipendio mensile.
  • Bruno Crosato, in rappresentanza degli Alpini della Protezione Civile del Veneto, che hanno ripristinato in tempi record 5 ospedali dismessi della Regione.
  • Mata Maxime Esuite Mbandà, giocatore per il Zebra Rugby Club e per la Nazionale Italiana, volontario sulle ambulanze per l’Associazione Seirs Croce Gialla di Parma.
  • Marco Buono e Yvette Batantu Yanzege, della Croce Rossa Riccione, hanno risposto all’appello della Regione Lombardia, che chiedeva aiuto a medici e personale con ambulanze.
  • Renato Favero e Cristian Fracassi (il medico che ha avuto l’idea di adattare una maschera da snorkeling a scopi sanitari, e l’ingegnere che l’ha realizzata).
  • Concetta D’Isanto, addetta alle pulizie in un ospedale milanese. Fa parte di quella schiera di lavoratori, che ha permesso alle strutture sanitarie di andare avanti nel corso dell’emergenza.
  • Giuseppe Maestri, farmacista a Codogno, ogni giorno ha percorso cento km per recarsi in piena “zona rossa”.
  • Rosa Maria Lucchetti, cassiera all’Ipercoop Mirafiore di Pesaro,  che ha lasciato una lettera agli operatori 118, donando loro anche tre tessere prepagate di 250 euro.
  • Ambrogio Iacono, docente presso l’Istituto professionale alberghiero “Talete” di Ischia. Positivo, ricoverato all’ospedale “Rizzoli” di Lacco Ameno, ha continuato a insegnare a distanza nei giorni di degenza.
  • Daniela Lo Verde, Preside dell’istituto “Giovanni Falcone” del quartiere Zen di Palermo, ha lanciato una campagna di raccolta fondi, per regalare la spesa alimentare ad alcune famiglie in difficoltà. Suo l’appello per recuperare PC e tablet, per consentire ai suoi allievi di seguire le lezioni a distanza.
  • Cristina Avancini, l’insegnante di Vicenza che, nonostante il contratto scaduto, non ha interrotto le video-lezioni con i suoi studenti.
  • Alessandro Santoianni e Francesca Leschiutta, direttore della casa di riposo della Parrocchia di San Vito al Tagliamento (PD) e coordinatrice infermieristica che, insieme agli altri dipendenti, sono rimasti a vivere nella struttura, per proteggere gli anziani ospiti.  
  • Piero Terragni, imprenditore di Bellusco (Monza e Brianza), in seguito alla morte di un dipendente, Erminio Misani, che lasciava la moglie e tre figli, ha assunto la moglie Michela Arlati.
  • Riccardo Emanuele Tiritiello, studente dell’Istituto “Paolo Frisi” di Milano. Con il padre e il nonno, hanno cucinato gratuitamente per i medici e gli infermieri dell’ospedale “Sacco”.
  • Francesco Pepe, quando ha dovuto chiudere il suo ristorante a Caiazzo di Caserta ha preparato pizze e biscotti per i poveri e gli anziani in difficoltà, organizzando una raccolta fondi per l’Ospedale di Caserta.
  • Irene Coppola ha realizzato, a sue spese, migliaia di mascherine. Ha aiutato una associazione per sordi, inventando una mascherina trasparente per leggere il labiale.
  • Alessandro Bellantoni, con il proprio taxi ha fatto una corsa gratis di 1.300 km, per portare da Vibo Valentia all’ospedale “Bambin Gesù” di Roma una bambina di tre anni, che doveva fare un controllo oncologico.
  • Mahmoud Lufti Ghuniem, in Italia dal 2012, fa il rider. Si è presentato alla Croce Rossa di Torino, con uno stock di mille mascherine acquistate di tasca sua.
  • Daniele La Spina, in rappresentanza dei giovani di Grugliasco al servizio della città di Torino, che hanno portato prodotti di prima necessità a chi ne ha bisogno, in particolare agli anziani soli.  
  • Giacomo Pigni, volontario dell’Auser Ticino-Olona, ha coinvolto una ventina di  studenti, che hanno iniziato a fare chiamate di ascolto per dare compagnia alle persone sole.
  • Pietro Floreno, malato da oltre dieci anni di Sla, ha comunicato di voler mettere a disposizione della ASL, per i malati di coronavirus, il suo ventilatore polmonare di riserva.
  • Maurizio Magli, in rappresentanza dei 30 operai della Tenaris di Dalmine che, quando è arrivata la commessa per la produzione di 5.000 bombole nel minor tempo possibile, hanno volontariamente continuato a lavorare.
  • Greta Stella, fotografa professionista, volontaria presso la Croce Rossa di Loano (Savona), ha realizzato un racconto fotografico dell’attività quotidiana dei volontari.
  • Giorgia Depaoli, cooperante internazionale, si dedica in particolare alla difesa dei diritti delle donne. Ha subito dato la sua disponibilità alla piattaforma “Trento si aiuta” .
  • Carlo Olmo, che ha contribuito a rifornire gratuitamente Comuni e strutture sanitarie del Piemonte di mascherine, guanti, camici.
  • Maria Sara Feliciangeli, fondatrice dell’Associazione “Angeli in Moto”, che, insieme ai suoi amici motociclisti, si è impegnata per consegnare i farmaci a domicilio alle persone con Sclerosi multipla in tutta Italia.

-Foto crediti: Ufficio Stampa Quirinale/Lapresse.

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