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Uno dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza Coronavirus è sicuramente quello del commercio. Per sostenere la difficile situazione degli agenti e dei rappresentanti del commercio che risentono di questa crisi, la FNAARC Picena  e la Confcommercio, insieme ad altre associazioni di categoria,  hanno sottoscritto un accordo con l’obiettivo di sbloccare il 30% del Firr erogabile in tre volte per chi ne farà richiesta. 

Un modo per far fronte al difficile momento nel quale versa la categoria degli agenti di commercio, dei Consulenti finanziari e degli Agenti creditizi, le Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative degli Agenti: Fnaarc, Usarci, Fisascat Cisl, UilTucs e Ugl Terziario e delle Mandanti: Confcommercio, Confindustria, Confcooperative, Confartigianato, Confapi, CNA, Casartigiani, CLAAI.

Confcommercio, accordo per sbloccare 450 milioni di euro a sostegno degli agenti di commercio

Per far fronte al difficile momento che alcune categorie di lavoratori stanno vivendo come agenti di commercio, consulenti finanziari e agenti creditizi, la FNAARC e la Confcommercio insieme ad altre associazioni di categoria che rappresentano gli enti e le ditte mandanti, hanno sottoscritto un accordo per sbloccare fino ad un massimo del 30% del Firr accantonato presso l’Enasarco. Tale percentuale sarò erogabile in tre trances e destinato a chi ne farà richiesta.

La delibera del Consiglio di Amministrazione Enasarco recepisce integralmente l’accordo delle Parti Sociali dando il via ad un primo stanziamento del 10% del Firr accantonato sui singoli conti degli Agenti di commercio per un controvalore di circa 150 milioni di euro.

Il restante 20%, per ulteriori 300 milioni di euro, potrà essere liquidato, con ulteriori future delibere del CdA, in rate successive coerentemente con la sostenibilità economica e finanziaria della Fondazione.

“Anche gli Agenti di Commercio stanno subendo forti contraccolpi economici a causa dell’epidemia Covid-19 – ha affermato Tullio Luciani, presidente provinciale della FNAARC Picena – e questa misura rappresenta sicuramente un importante salvagente per i tanti colleghi in difficoltà. Grazie all’impegno della dirigenza nazionale FNAARC e del suo Presidente,  Alberto Petranzan, per la lungimiranza e la tenacia nel perseguire tale obiettivo.”

Contrari e dettagli

Alla sottoscrizione dello storico accordo non hanno partecipato Confesercenti, Fiarc, Anasf e Federagenti, Associazioni componenti la lista Fare Presto. L’accordo è stato recepito dal Consiglio di Amministrazione Enasarco nella riunione del 9 giugno 2020 con il voto contrario dei Consiglieri Mei, Triolo, Gaburro, Ricci e Marcianò, quest’ultimo Presidente dell’Associazione Fiarc che nonostante il voto contrario al provvedimento aveva mandato comunicazione alla Fondazione richiedendo anche per l’Organizzazione dallo stesso presieduta di aderire all’accordo Firr.

Inoltre, nel tempo dello stesso Consiglio di Amministrazione sono state cassate dagli Uffici e dagli Attuari della Fondazione tutte le proposte presentate dai Consiglieri sopracitati, in quanto dette “proposte se approvate avrebbero creato un serio pregiudizio sia al futuro delle pensioni che dell’Enasarco stesso”.

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