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Comune di Ascoli, vista l’assenza della Quintana di agosto per l’estate 2020, si è pensato di omaggiare e rendere la rievocazione in qualche modo ugualmente protagonista dell’estate ascolana, inaugurando una mostra ad essa dedicata, intitolata La Quintana secondo Procopio. L’artista Pino Procopio, infatti, ha realizzato una serie di opere pensate appositamente per questa mostra ed ispirate direttamente alla Quintana di Ascoli Piceno.

“Procopio è stato protagonista della Quintana di agosto 2019, ci auguriamo che il rilancio e la rinascita culturale di Ascoli possa passare anche attraverso le sue opere”, ha affermato il sindaco Marco Fioravanti.

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Comune di Ascoli, La Quintana secondo Procopio

Pino Procopio è un artista calabrese conosciuto e amato dagli ascolani, autore del palio assegnato nel 2019 in occasione della Quintana di agosto, realizzatore, anche su sollecitazione di Nazzareno Verdesi, delle circa 25 opere che verranno esposte appositamente per la mostra, dal titolo di sapore evangelico, La Quintana secondo Procopio

L’antologica, che ospiterà anche altre opere di Procopio, sarà inaugurata il 26 luglio e occuperà due sale espositive di Palazzo dei Capitani, nella centralissima Piazza del Popolo, che sarà allestito con il coinvolgimento di tutti i Sestieri; in alcuni spazi, ad esempio, saranno esposti i costumi storici della rievocazione, affinché anche quest’anno i turisti possano, in parte, conoscere la Quintana nella sua spettacolarità. La mostra sarà visitabile fino a novembre.

La Quintana secondo Procopio e il suo autore

L’artista, nelle sue opere, ha voluto rivisitare la Quintana e tutti i suoi partecipanti in maniera onirica, visionaria, suggestiva e mordace al tempo stesso. Nei quadri in mostra, dunque, scorsi caratteristici della Città delle Cento Torri saranno alternati ad elementi onirici e fantastici, spesso anche sarcastici, modulati da una sapiente capacità pittorica e da una salda cultura umanistica: Procopio, nelle sue tele, compie, ad esempio, assidui riferimenti all’epos greco, per cui la sua non è mera ironia, in quanto impiantata su solide basi di conoscenza.

L’apprezzamento nei confronti di Procopio, oltretutto, proviene dai cittadini ascolani in prima persona: “I sestieranti non sono facili da accontentare e spesso, anche di fronte a un palio dipinto da un affermato maestro, nel passato hanno storto il naso, non ritrovando nell’opera quegli elementi iconografici che caratterizzano la Quintana, apprezzando invece il palio dello scorso anno e il suo spirito corrosivo”, ha spiegato il direttore dei Musei Civici ascolani Stefano Papetti.

 

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