Articolo
Testo articolo principale
L’escursione alla volta del Lago di Pilato (1941 m slm) è una delle camminate più belle, suggestive e caratteristiche dei Monti Sibillini.
 
Il visitatore che sale percorrendo l’itinerario più noto, che parte da Foce di Montemonaco, una volta arrivato, dopo aver attraversato una verdissima valle, si troverà al cospetto di imponenti pareti di roccia e di un ecosistema fortemente delicato, che ospita un endemismo unico al mondo, quello del Chirocefalo del Marchesoni.
 
Chirocefalo del Marchesoni
 
 
 

Lago di Pilato: le regole per la visita

Nella zona del Lago di Pilato è vietato avvicinarsi alle sponde oltre il limite massimo dell’invaso, che è variabile di anno in anno, secondo le precipitazioni nevose invernali.
 
Quest’anno le precipitazioni sono state scarsissime e quindi il lago presenta, purtroppo, già da ora poca acqua: l’escursionista deve perciò considerare che il limite massimo dell’invaso è molto lontano dal bordo dell’acqua attuale. E’ importantissimo non avvicinarsi alle sponde del lago perché sotto la ghiaia sono depositate le cisti del Chirocefalo del Marchesoni, piccolissimo crostaceo endemico del Lago di Pilato, in grado di sopravvivere anche senza acqua. Perciò i visitatori devono evitare di schiacciarne le cisti tenendosi lontano dalle sponde e, di conseguenza, non bagnandosi assolutamente e non conducendo cani in questa zona – nemmeno al guinzaglio.
 
Lago di Pilato maggio 2020
 
Sul sito del Parco Nazionale dei Monti Sibillini è possibile trovare tutte le indicazioni per fare escursioni nel territorio del Parco rispettando le regole e i divieti. Ovviamente, per tutti i siti visitati valgono alcune generali regole: non abbandonare rifiuti, anche organici e biodegradabili, non raccogliere o danneggiare animali, vegetali, rocce, minerali e fossili, non accendere fuochi e rispettare il silenzio della natura e dei suoi abitanti, evitando di produrre rumori molesti come grida, schiamazzi e riproduzioni sonore. 
 
Lago di Pilato con acqua
Da qualche giorno, i tecnici del Parco e i Carabinieri Forestali hanno posizionato una recinzione per delimitare il limite che non è consentito oltrepassare al fine di non danneggiare l’ecosistema del lago. La recinzione è costituita da paletti e filo, simile a quello utilizzato per costruire i recinti per le greggi.
 
 
 
TAG: , ,