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Gimigliano, Italia Nostra ha segnalato un grave caso di abbandono: “Percorrendo le magiche contrade del Piceno interno, denso di una lussureggiante vegetazione ed esaltato dalla visione di misteriosi rilievi, è triste constatare la condizione di abbandono e di sciatta noncuranza in cui versano gran parte dei piccoli borghi, che rendevano un tempo ricchi e vitali questi siti. Esemplare è il caso del borgo di Gimigliano, salito alla ribalta delle cronache per un evento miracoloso”.

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Gimigliano, le criticità

Italia Nostra fa notare che a Gimigliano, frazione del Comune di Venarotta, “mentre è curato con accorta diligenza lo spazio contiguo alla Chiesa nuova del borgo, giace nella più completo abbandono lo spazio antistante l’antica Chiesa dei Santi Quirico e Giuditta,  che nobilita con la sua elegante presenza l’antico sito”.

“Cosi, dimenticata la scomodità dei sentiero di accesso alla piazza coperto con sconnesse gettate di cemento e deturpato  nel punto di partenza da una lastra di metallo, lo spettacolo diventa insostenibile quando, giunti nella piazzetta del borgo, si scorge l’installazione all’ingresso di un’abitazione adiacente alla facciata della chiesa e di proprietà probabilmente della curia di Ascoli un porta di materiale composito (forse alluminio ed altri elementi non precisabili), visione che appare quasi offensiva quando si constata che non si è trovato di meglio che sistemare delle reti metalliche, resti di probabili antichi letti non più fruibili, o altro materiale incongruo per chiudere due spazi, utilizzati per la custodia di animali, di auto o per probabili coltivazioni. Non è sembrato vero, poi, sistemare alla base della elegante antica parete dell’abside della chiesa un antiestetico contenitore come probabile contenitore di acqua”.

Gimigliano, la risposta del sindaco Salvi

Il sindaco di Venarotta Fabio Salvi ha risposto alle accuse mosse da Italia Nostra, ringraziando il presidente per l’attenzione e la segnalazione: “nell’ottica di recupero, salvaguardia e cura dei nostri beni questa amministrazione ha recentemente approvato un progetto di recupero del borgo storico di Gimigliano per un valore di circa 150.000 euro a seguito di una programmazione che come immaginerà è fatta di enormi sforzi e sacrifici (sia economici che procedurali) per un piccolo comune come il nostro. Giova inoltre ricordare che dal terremoto 2016 tutta quell’area è stata dichiarata zona rossa e solo dopo molti mesi di lavoro siamo riusciti a riaprire il borgo mettendolo in sicurezza. La speranza è di recuperare tutto entro l’anno in corso o nei primi mesi dell’anno nuovo con l’intervento sopra citato”.

Salvi prosegue compiendo un appunto sulle modalità della segnalazione: “I comunicati stampa pur sensibilizzando l’opinione pubblica a volte incentivano la cittadinanza a trovare nelle amministrazioni il capro espiatorio di tutti i problemi delegando in tutte le sue forme qualcun’alto alla cura del bene comune che dovrebbe animare ogni persona. Si stabilisce cosi una frattura tra istituzioni e cittadinanza che non aiuta a raggiungere obiettivi di partecipazione anche in casi come questo laddove invece l’istituzione ha lavorato per lungo tempo per la salvaguardia di un territorio come detto prima martoriato anche da eventi avversi”.
 
“Il mio è un invito aperto ad una collaborazione più diretta e costruttiva, sarà sicuramente un piacere per noi poter accettare il contributo che la vostra associazione vorrà mettere praticamente in atto anche per questo borgo, saremo tutti lieti accogliere un concreto segno di attenzione. Sono altresì disposizione per raccontarle quanti progetti animano le nostre comunità nella direzione da lei citata con fortune alterne ma con impegno costante, per raccontarle di quanti beni importanti abbiamo recuperato e quanti altri ne vorremmo recuperare”, conclude il sindaco di Venarotta.

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