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Scuola Marche, Piero Celani fa il punto sull’imminente riapertura degli edifici scolastici per l’avvio del nuovo anno: “60 mila cattedre vuote, niente banchi nuovi per medie e superiori, caos nei trasporti e su chi deve misurare la febbre nelle mense, centinaia di scuole paritarie chiuse, ed altro ancora”, sottolineando che, a suo avviso, nelle Marche la riapertura delle scuole dovrebbe essere rimandata a dopo la tornata elettorale, per evitare la doppia sanificazione degli istituti.

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Scuola Marche, Celani: la riapertura va rimandata

“Ritardi organizzativi e logistici, con la consegna degli ormai famosi banchi monoposto che probabilmente finirà a dicembre. Sono già 3 le regioni che riapriranno le scuole dopo il 14 settembre, Puglia, Calabria e Sardegna. E le Marche?  Si riapre, punto e basta! Ma le scuole marchigiane sono tutte pronte? Ci sono aule per tutti? E gli insegnanti? E poi perché riaprire il 14 quando già il 19 quelle stesse aule dovranno essere svuotate e preparate per la tornata elettorale? Quindi doppia sanificazione, prima e dopo! Che senso ha, riaprire per cinque giorni?”, tuona Celani, proseguendo: “Insegnanti e genitori sono giustamente allarmati e le lezioni in presenza potrebbero non essere per tutti. Certo, la scuola deve assolutamente riaprire. Ne va del nostro futuro, del futuro dei nostri ragazzi, del futuro del nostro Paese. Ma non possiamo farlo con provvedimenti pasticciati, presi solo per salvare la posizione di una ministra e quindi del governo. La sicurezza dei nostri ragazzi, è molto più importante della poltrona della ministra Azzolina! Ed allora, caro Presidente Ceriscioli, mi appello a Lei, perché come ultimo atto del suo  governo regionale, dia un segnale forte ai marchigiani, di essere dalla loro parte, e rimandi la riapertura delle scuole di almeno 10 giorni”.

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