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Referendum taglio parlamentari: si avvicina la consultazione referendaria, che confermerà o respingerà la legge sulla riduzione del numero dei parlamentari italiani, approvata lo scorso anno da Camera e Senato. Il Referendum confermativo si svolgerà domenica 20 e lunedì 21 settembre, in contemporanea con le Elezioni Regionali e Comunali.

Ecco le modalità di voto e i “Fac-simile” della scheda elettorale.

Referendum taglio parlamentari: la guida al voto

Domenica 20 e lunedì 21 settembre, i cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi sul confermare o meno la riforma approvata in via definitiva l’8 ottobre 2019 (che prevede, a partire dalla prossima legislatura, un taglio complessivo di 345 parlamentari: 115 senatori e 230 deputati in meno).

Una riduzione fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, con la riforma che è stata appoggiata anche dalla Lega e da Fratelli d’Italia. Libertà di scelta, invece, è stata espressa da parte di Forza Italia e Italia Viva; mentre il Partito Democratico ancora non si è schiarato apertamente per nessuno dei due fronti.

Oltre al Comitato per il “No”, che vede la presenza di molti esponenti radicali e della società civile, si sono detti contrari a questo taglio dei parlamentari: +Europa, Sinistra Italiana, Volt Europa, MAIE, Azione, Partito Socialista Italiano, Europa Verde, Unione di Centro.

Referendum taglio parlamentari: come si vota

La scheda per il Referendum sarà di colore celeste, con diverse Regioni che hanno cambiato la tonalità di quella per le Regionali, da sempre di colore verde, scegliendo il colore arancione, per non confonderla con quella referendaria.

Referendum taglio parlamentari
Referendum taglio parlamentari

Essendo un Referendum costituzionale confermativo, non ci sarà bisogno del raggiungimento di alcun quorum, per rendere valido il voto.

Sono chiamati al voto tutti i cittadini italiani che, al 20 settembre 2020, abbiano compiuto 18 anni: per potere esprimere la propria preferenza, ci si dovrà recare al proprio seggio provvisti della tessera elettorale e di un documento di identità valido.

Per gli italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE, o che si trovano fuori dai confini nazionali per un periodo di almeno tre mesi, sarà possibile votare per corrispondenza, presentando una domanda presso il proprio Comune, entro 19 agosto.

Ecco il modello per l’esercizio del voto per corrispondenza nella Circoscrizione Estero per il Referendum costituzionale 2020.

Referendum taglio parlamentari: cosa cambierebbe per Camera e Senato

Per evitare possibili assembramenti ai seggi elettorali, si è deciso di tornare alla doppia data, per esprimere il proprio voto: domenica 20 settembre, le urne elettorali saranno aperte dalle ore 7 alle ore 23; mentre lunedì 21 settembre gli elettori potranno votare dalle ore 7 alle ore 15.

Questo è il quesito, in merito al quale gli italiani si dovranno esprimere il 20 e 21 settembre: Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?

Votando “Sì”, l’elettore esprimerà un parere favorevole alla conferma della riforma varata dal Parlamento. Votando “No”, al contrario, ci si esprimerà contro l’entrata in vigore della riforma costituzionale.

Con la conferma della riforma, sarebbe ridisegnata la composizione del Parlamento: ci sarebbero 345 i posti in meno a Montecitorio e a Palazzo Madama, pari a 230 deputati e 115 senatori (corrispondenti al 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento). Tuttavia, non mancano le voci contrarie al taglio del numero dei parlamentari: per molti giuristi e per alcune forze di opposizione, ridurre il numero di deputati e senatori significherebbe compromettere la rappresentatività popolare, a fronte di un risparmio economico poco rilevante per le casse dello Stato.

Se venisse confermata, nel Referendum che si svolgerà il 20 e 21 settembre, la nuova composizione del Parlamento non entrerà immediatamente in vigore; ma sarà effettiva, solo dopo le prossime Elezioni Politiche.

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