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Lavoro Marche, l’emergenza epidemiologica ha determinato difficoltà economiche e occupazionali non indifferenti; alla nostra Regione è costato circa 7.623 posti di lavoro pari all’1,2 % dei 635.379 occupati.

Questi sono i dati che rappresentano il periodo del lockdown, nei mesi tra Aprile e Luglio. Ma il dato ancora più interessante è quello che riguarda i disoccupati, per questa categoria c’è stato un dimezzamento, nel 2020 le persone in cerca di lavoro sono state 31.033 mentre nello scorso anno 64.853.

Ecco tutti i dati Istat elaborati dal Centro Studi Cna Marche.

Lavoro Marche, crollo degli occupati durante il periodo del lockdown

Tra le tante conseguenze che il coronavirus ha comportato anche il forte calo degli occupati: alla Regione Marche è costato 7.623 posti di lavoro circa l’1,2 % dei 635.379 occupati, esso riguarda soprattutto gli occupati di sesso maschile che sono stati 6.247 mentre le donne che hanno perso il lavoro sono state 1.376.

Secondo i dati Istati elaborati dal Centro Studi Cna Marche l’emergenza ha determinato non solo un calo dei posti di lavoro ma anche un dimezzamento dei disoccupati, mentre nel 2019 le persone che  cercavano lavoro erano 64.853, nel secondo trimestre del 2020 sono stati 31.033. In aumento invece, gli inattivi “scoraggiati”ossia coloro che non cercano lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare. Essi da 19.787 sono passati a 23.684.

Con questi numeri scende anche la forza lavoro marchigiana che da 700.232 passa a 658.789 e il tasso di disoccupazione scende da 9,3 a un improbabile 4,7 %. Ciò non vuol dire che i disoccupati sono diminuiti ma chiusi in casa e scoraggiati dall’emergenza covid, hanno rinunciato a cercare lavoro e sono usciti dalle statistiche delle forze lavoro.

“Di fronte a questo scenario, servono incentivi all’occupazione e al reimpiego, rafforzamento e qualificazione delle competenze. Occorre favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e va favorito l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso un costante monitoraggio, da parte della Regione, del mercato del lavoro. Inoltre occorre consentire, a chi ha perso il lavoro di potersi riqualificare per trovare nuove occupazioni” ha affermato il Segretario della Cna Marche,Otello Gregorini.

Per quanto riguarda chi lavora invece, aumentano gli occupati del settore dell’agricoltura (+3,643) mentre rimangono stabili quelli del settore dell’industria (1, 152), in calo invece quelli occupati nel negli alberghi, nei ristoranti e nel commercio. Alcune regioni come l’Emilia Romagna e il Veneto registrano diminuzioni occupazionali più precise.

 

 

 

 

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