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Il Premier Conte ha dato via libera al nuovo Dpcm atteso da ieri, con le misure restrittive anti-Covid. Confermata la chiusura alle ore 18 di tutti i ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie che però restano aperte la domenica al contrario di quanto disposto dalla bozza.

Si chiudono anche le palestre, le piscine, le sale da gioco, ma anche i luoghi della cultura e dello spettacolo, ovvero cinema e teatri. Stop a feste e cerimonie e alle gite scolastiche.

Il nuovo decreto resta in vigore fino al 24 novembre. Vediamo punto per punto cosa prevede il nuovo Dpcm di oggi 24 ottobre.

LEGGI QUI IL TESTO DEL DPCM 24 OTTOBRE

Coronavirus ultime notizie, i punti del nuovo Dpcm

Chiusura di piscine e palestre

Nel testo del decreto si legge che “Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”.

E’ consentita comunque l’attività sportiva o motoria purchè si rispetti la distanza di sicurezza di almeno 2 metri.

Niente giochi, stop a cinema e teatri

“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”.

Rimangono aperti i musei, i parchi, le ville e i giardini pubblici il cui accesso deve comunque garantire il rispetto del distanziamento; è consentito l’accesso ai minori insieme a familiari ad aree gioco per svolgere attività ludica o ricreativa.

Chiusi invece i parchi divertimento e parchi tematici.

I centri commerciali restano aperti

“Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni; le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”.

Convegni e congressi

Sono sospesi convegni, congressi ed altri eventi.

Feste e cerimonie

Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto comprese le cerimonie religiose e civili.

Chiusura forzata di bar e ristoranti alle 18

“Le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle 18; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.

Didattica a distanza per le scuole superiori al 75%

Nelle scuole superiori sarà possibile portare la didattica a distanza anche oltre il 75%. Nella versione definitiva l’articolo è stato riscritto prevedendo “una quota pari almeno al 75% delle attività”. A questo punto la palla passa ai presidi.

Smart working

“È fortemente raccomandato l’utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori privati” per le amministrazioni e le aziende private.

Raccomandazioni sugli spostamenti

Nel nuovo Dpcm si legge che “è fortemente raccomandato a tutte lee persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi».

Resta dunque possibile spostarsi, ma è altamente sconsigliato. Gli assembramenti restano ovviamente vietati e la mascherina deve essere sempre indossata. Restano liberi gli spostamenti tra le Regioni.

Chiusi gli impianti sciistici

“Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.

Restano i concorsi pubblici e privati

Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati, al contrario di quanto inizialmente disposto dalla bozza di ieri.

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