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Abbiamo il piacere di ospitare nel nostro portale uno dei più grandi esperti del settore finanziamenti online, Marco Germanotti di Prestitiperte.com, ed insieme analizzeremo l’andamento delle richieste di prestiti personali in questo periodo.

Un finanziamento personale viene definito così, perché la sua peculiarità è di non dover specificare la destinazione delle somme di denaro una volta effettuata la domanda. Durante l’anno 2020 nonostante le conseguenze economiche della pandemia legata al Covid-19, le richieste dei sussidi sono in calo.

I prestiti personali registrano un grave -3,6%

Dopo un attento controllo grazie al Barometro CRIF, si attesta che i prestiti personali hanno registrato un –3,6% confrontato al mese di ottobre dell’anno 2019. Le dinamiche negative proseguono fin dal mese di marzo 2020, l’unico stop è stato per agosto, dove le richieste sono lievemente aumentate.

Un dato che regala un piccolo sollievo alle banche e agli istituti finanziari è il +4,4% dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi. Il segnale positivo si è registrato grazie al trend sempre più frequente, in cui la gente ha chiesto liquidità per soddisfare bisogni quali acquisto moto e auto, elettrodomestici, vacanze, energie rinnovabili etc.

Complessivamente sono stati richiesti circa 12.385€, una media in termini di qualità che è rimasta stabile per tutto il periodo d’allarme coronavirus. A far luce sul quadro generale è stato Simone Capecchi, nonché Executive Director di CRIF, il quale ha detto:

«La situazione contingente determinata dall’emergenza sanitaria ha influito sui comportamenti delle famiglie e sulla pianificazione delle spese e degli impegni finanziari. Relativamente alla propensione a rivolgersi agli istituti di credito, con la fine del lockdown si è velocemente tornati sui livelli pre crisi per le richieste di prestiti finalizzati mentre quelli personali ancora battono il passo -. Tra i trend che si sono consolidati in questi mesi va sottolineata anche la forte accelerazione subita dalla digitalizzazione dei processi del credito, sempre più agili e veloci per garantire l’easyonboarding della clientela. Nello specifico, l’offerta di soluzioni sempre più mirate sulle esigenze del singolo consumatore ma anche a portata di click e in grado di garantire la migliore customer experience è destinata a rappresentare una chiave fondamentale per il rilancio del comparto.».

Analizzando minuziosamente le richieste dei prestiti personali si nota nel complesso, che la maggior parte degli italiani effettuate le richieste con un piano di rimborso minimo di 5 anni.

Come scegliere un prestito personale?

Non sapere come scegliere un prestito personale potrebbe compromettere la tua analisi. Infatti soprattutto in un periodo delicato di piena crisi economica, proprio legata al Covid-19, la scelta di un buon finanziamento è determinante.

Innanzitutto la valutazione deve ricadere essenzialmente su due indici:

  1. TAG: è il Tasso annuo nominale ed indica gli interessi per appunto annuali, che il cliente dovrà pagare alle società bancarie o finanziarie applicati all’importo lordo del prestito.
  2. TAEN: conosciuto come l’Indice sintetico di costo o anche tasso annuo effettivo globale. Quest’ultimo è quello più importante poiché definisce il costo complessivo del finanziamento includendo tutte le spese accessorie.

A causa del periodo post lockdown, il settore dei prestiti personali è variato molto. Come detto in precedenza, c’è stato un lieve aumento per quelli finalizzati, mentre sempre più mutui risultano sospesi.

In un momento così delicato economicamente parlando, la gente è sempre più optata a preservare i propri risparmi. Lo dimostrano le richieste di moratoria proprio sui finanziamenti aziendali o personali, rimandando il pagamento delle singole rate rispetto alla vecchia scadenza.

Finanziamenti personali a dipendenti

Rimanendo in tema di prestiti personali, tale domanda potrebbe agevolare i dipendenti. Grazie alla loro stabilità e sicurezza contrattuale (a patto che abbiano un contratto a tempo indeterminato) potranno avere più opportunità per far sì che gli vengano erogate le somme di denaro richieste.

L’importo a loro volta è soggettivo, potrà essere sia medio che grande. Riassumendo, per coloro che hanno una assunzione con un buon contratto, i finanziamenti personali sono più semplici da concedere. Ma la crisi causa Covid-19 ha fatto sì che le domande per avere liquidità fossero sempre più in calo.

Crisi per i prestiti personali: quali sono le novità sulla Cassa integrazione

Le aziende hanno la possibilità di richiedere nove settimane della cosiddetta opzione di ammortizzatore sociale, prorogabili di ulteriori nove settimane qualora vi sia stata una precedente autorizzazione.

Tali proroghe sono concesse per un periodo limitato, ovvero dal 13 luglio fino al 31 dicembre dell’anno 2020. Complessivamente non si potranno superare le diciotto settimane, salvo quelle già godute fino al 12 luglio dettate dal Decreto “Cura Italia” (D.l. n. 18/2020 convertito in Legge n. 27/2020).

Questi sono anche i motivi legati alla crisi economica dei prestiti personali. Sempre più dipendenti e aziende hanno necessità di preservare il loro patrimonio. Ciò avrà una data indeterminata, dipenderà esclusivamente dalla gravità della pandemia del Covid-19.

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