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Emergenza Coronavirus: CGIL, CISL e UIL Marche esprimono forti preoccupazioni per la situazione sanitaria sempre più difficile e gravosa, sia dal punto di vista dell’elevato numero di contagi che si registrano ogni giorno, che per le criticità nel garantire percorsi di tracciamento dei contagi stessi, oltre naturalmente alla mancanza di personale, su cui grava di nuovo tutto il peso dell’emergenza e alle enormi difficoltà delle strutture ospedaliere e sanitarie.

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Emergenza Coronavirus: occorre nuovo piano socio sanitario

Sui temi legati alla sanità nei giorni scorsi le Segreterie di CGIL, CISL e UIL hanno incontrato l’Assessore regionale Saltamartini e l’interlocuzione proseguirà nei prossimi giorni.

Oltre agli aspetti legati all’emergenza, i sindacati ritengono necessario e urgente discutere con la Giunta regionale anche dei rilevanti temi di prospettiva come quelli emersi in questi
giorni: nuovo Piano Socio-sanitario e ridefinizione della rete ospedaliera.

I sindacati marchigiani hanno sempre contestato la scelta della precedente Giunta di ricorrere al project financing per la realizzazione dei nuovi ospedali, ma continuano a ritenere necessario procedere rapidamente al completamento delle opere di edilizia ospedaliera in atto e procedere alla realizzazione di nuovi ospedali, opere particolarmente urgenti almeno in alcune realtà. “Avendo ben presente che se da un lato va approfondito con scrupolo il tema della nuova rete ospedaliera, occorre essere tutti consapevoli che la principale debolezza e i ritardi del sistema sanitario marchigiano si riscontrano sul fronte della medicina di territorio e sul sottodimensionamento delle strutture territoriali (strutture residenziali e semiresidenziali) e dei servizi domiciliari. Per superare tali criticità è altresì improcrastinabile aumentare il numero delle Case della Salute e qualificare gli Ospedali di Comunità. Peraltro è proprio con la debolezza della medicina territoriale che ci siamo scontrati nell’affrontare l’emergenza Covid”, scrivono i sindacati.

I sindacati: perplessità sulle cure proposte dalla regione

CGIL, CISL e UIL Marche esprimono inoltre forti perplessità in merito all’intenzione della Regione di puntare alle cure con ozono, plasma e idrossiclorichina per il trattamento del Covid. In particolare perché, per quanto riguarda l’utilizzo dell’idrossiclorochina, di recente il Ministero della Salute ha ribadito la “sostanziale assenza di benefici, con possibili effetti collaterali anche gravi e potenzialmente letali”.

Inoltre, la stessa Agenzia Italiana del Farmaco ha sospeso l’autorizzazione all’utilizzo dell’idrossiclorochina per il trattamento del Covid al di fuori degli studi clinici, e anche il
World Health Organization ne sconsiglia l’utilizzo.

“Riteniamo che la lotta al virus richieda sforzi enormi e talvolta anche di percorrere strade inesplorate, ma è sempre necessario usare cautela e soprattutto tener conto delle valutazioni del mondo scientifico in maniera rigorosa”, concludono CGIL, CISL e UIL.

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