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Il 2020 è un anno che farà da spartiacque nella storia. L’emergenza Covid, infatti, non ha cambiato solo il nostro modo di vivere l’acquisto di beni e servizi. Per rendersene conto, basta ricordare che, come sottolineato dall’Osservatorio B2C del Politecnico di Milano, quest’anno l’e-commerce segnerà un balzo del 26% rispetto al 2019.

Tra i settori più interessati dalla crescita rientra senza dubbio il food, soprattutto quello che riguarda la preparazione casalinga di pane e pizza, ma anche l’home decor. Nel novero dei business che hanno subito una forte accelerazione a seguito dell’imposizione delle misure restrittive è possibile citare il settore della cannabis legale.

Un business amico dell’ambiente e dai numeri sempre più importanti

Alla base del giro d’affari importantissimo legato alla cannabis light c’è una legge, la 242/2016, che è nata con lo scopo di valorizzare il carattere sostenibile della pianta. La canapa è amica dell’ambiente per diversi motivi. Con una resa superiore del 10% rispetto a quella del cotone, è rispettosa della biodiversità e può essere utilizzata in ogni sua parte. Facciamo altresì presente che, quando la si nomina, si inquadra una pianta che non necessita di pesticidi per crescere.

A renderla speciale sono anche i suoi principi attivi e, in particolare, il CBD o cannabidiolo. A questo ‘cugino’ del THC si deve il boost di accelerazione che ha interessato i portali che vendono online canapa legale (e che, da una settimana con l’altra, hanno visto il carrello medio addirittura quintuplicare).

Il motivo preciso è legato al fatto che, quando si chiama in causa il CBD, si prende in considerazione un principio attivo della cannabis che, tra le sue proprietà, annovera anche quella di favorire il relax. In un periodo che, a causa della pandemia, ha visto tantissime persone sperimentare uno stress mai visto prima, il CBD ha rappresentato – e continua a rappresentare – un punto di riferimento fondamentale in diverse situazioni difficili, per esempio gli episodi di insonnia.

Nuovi consumatori e nuovi mercati

Il 2020 ha ridisegnato il volto del consumatore medio. Se, fino al 2019, i brand che si approcciavano al mercato, a prescindere dal settore, dovevano interfacciarsi con utenti attenti alle innovazioni e ad aspetti come la personalizzazione, i mesi che ci stiamo lasciando alle spalle hanno tracciato il volto di un consumatore sempre più focalizzato sulla sostenibilità – di cui abbiamo già parlato – e preoccupato per la propria salute e per quella delle persone care.

In questo scenario, si sono fatti strada diversi nuovi prodotti legati al mondo della cannabis light. Tra questi è possibile citare le mascherine realizzate in fibra tessile di canapa. Anche in questo frangente, è interessante fare un confronto con il cotone.

Nel caso di quest’ultimo tessuto, abbiamo a che fare con il non plus ultra della morbidezza. La canapa, dal canto suo, permette di realizzare un tessuto che si ammorbidisce man mano che viene utilizzato. Un luogo comune da sfatare riguarda il suo essere eccessivamente ruvido: non c’è nulla di vero in questa convinzione.

Come non citare poi la resistenza? La fibra tessile di canapa è imparagonabile al cotone da questo punto di vista, il che rappresenta un grande vantaggio per le mascherine anti-Covid che, come abbiamo imparato in questi mesi, devono soddisfare specifici requisiti di igiene e sterilizzazione.

Nell’ambito delle richieste di un’utenza sempre più attenta alla salute di chi ama si colloca anche l’interessante crescita degli acquisti di prodotti veterinari a base di CBD, preparazioni adatte a cani e gatti, sempre più presenti nelle nostre case, perfetti per venire incontro a diverse loro indicazioni di salute, dall’ansia fino agli stati infiammatori.

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