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Musei Sistini del Piceno, ieri – domenica 13 dicembre 2020 – sono stati 499 anni dalla nascita di papa Sisto V, una data importante per le Marche ed il Piceno che si stanno preparando a festeggiare il quinto centenario della nascita, nel 2021, con eventi di respiro nazionale.

Tra questi c’è il restauro dei paramenti sacri del papa, al secolo Felice Peretti, paliotto, piviale, pianeta, due tonacelle borsa per il corporale, stole e manipoli custoditi nel Museo Sistino di Montalto delle Marche.

L’iniziativa è sponsorizzata dalla rivista d’arte online Predella, della Casa editrice Ets di Pisa, i cui direttori Gerardo De Simone ed Emanuele Pellegrini hanno risposto all’appello su interessamento dello storico dell’arte Alessandro Delpriori.

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Musei Sistini del Piceno, le iniziative online

L’intervento si configura come il restauro di manufatti danneggiati dal sisma. La sede del Museo Sistino di Montalto infatti ha subito pesanti danni dal sisma del 2016 e all’inizio del prossimo anno sarà oggetto di ricostruzione.

“In occasione del Cinquecentenario della nascita di Sisto V i direttori di Predella hanno così voluto dare un segno tangibile di vicinanza alle terre sistine, terre terremotate, custodi di opere che nel tempo hanno fatto la storia dell’arte sacra e, nello stesso tempo, raccontato la vita di le ha abitate”, ha raccontato Paola Di Girolami, direttrice dei Musei Sistini del Piceno, della Diocesi di San Benedetto.

“Le dieci sedi dei Musei Sistini del Piceno ora sono chiuse per le restrizioni anti Covid. Per questo durante le Feste apriremo virtualmente le porte ai cittadini, iniziando proprio dal 13 dicembre, data della nascita di Sisto V, vigilia del Cinquecentenario e giorno dedicato a Santa Lucia, alla quale il papa era particolarmente legato, come testimonia anche un particolare, del tutto sconosciuto, del reliquario, opera di fine 1300 inizi 1400, di oreficeria francese contiene. Attraverso le nostre pagine Facebook e Instagram sveleremo particolari che caratterizzano le opere custodite, saremo presenti con tutorial e laboratori rivolti al nostro pubblico di studenti, ma non solo, su Presepe e simboli natalizi. Sarà un’occasione per tutti per avvicinarsi ai manufatti che potranno essere letti con occhi nuovi. Un modo per tenerci compagnia in un momento in cui tenere la distanza non vuol dire per forza chiudersi al mondo, al territorio e alle sue ricchezze”, conclude la direttrice.

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