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In riferimento alle dichiarazioni da parte dei consiglieri del PD sambenedettese, gli assessori regionali Giorgia Latini e Guido Castelli replicano alle polemiche riguardanti la mancata istituzione dei corsi all’Ipsia di San Benedetto del Tronto.

“La decisione della giunta regionale di non ampliare l’istituzione di corsi a indirizzo tecnico all’Ipsia, è stata presa sulla scorta dei pareri negativi da parte dell’Ufficio Scolastico regionale che vaglia in via preventiva quello degli Uffici provinciali. Pareri che non arrivano di fatto alla Regione Marche”, ha spiegato l’Assessore all’Istruzione Giorgia Latini.

Regione Marche, il punto di Latini e Castelli 

Gli Assessori alla Regione Latini e Castelli hanno risposto alle polemiche che sono nate riguardo la mancata istituzione dei corsi all’istituto Ipsia di San Benedetto del Tronto, spiegando che  l’assessorato sta valutando tutte le ipotesi per conciliare le diverse esigenze.

“Nessun intento punitivo nei confronti di San Benedetto e in particolare dell’IPSIA “Guastaferro”, ma semplicemente l’accoglimento dei pareri forniti dai soggetti istituzionali preposti. Infatti la decisione della giunta regionale di non ampliare l’istituzione di corsi a indirizzo tecnico all’Ipsia, è stata presa sulla scorta dei pareri negativi da parte dell’Ufficio Scolastico regionale che vaglia in via preventiva quello degli Uffici provinciali. Pareri che non arrivano di fatto alla Regione Marche.

Il motivo della decisione della giunta regionale è chiaro e tecnico e niente ha a che vedere con preferenze o penalizzazioni delle offerte formative: semplicemente l’esigenza di non duplicare corsi in ambito provinciale e su territori limitrofi (38 km) dal momento che sono già attivi gli stessi corsi ad Ascoli Piceno (Istituto Fermi) e quindi l’istituzione di nuovi corsi ad indirizzo tecnico avrebbe comportato anche una duplicazione di laboratori oltre che una scissione delle classi. Ricordo che il processo di dimensionamento scolastico è molto complesso e tiene conto di numerosi e articolati parametri e naturalmente la Regione tiene conto delle valutazioni dell’Ufficio scolastico regionale che, competente in materia di organici, esprime un parere preventivo sulle proposte provinciali e sulla proposta di programmazione regionale.

Abbiamo poi ascoltato, in un tavolo di concertazione, anche il parere dei sindacati, anche questi ultimi portatori degli interessi del territorio, che non si sono opposti al programma regionale di dimensionamento. Mi sembra quindi una polemica strumentale e fuori luogo che non giova né agli alunni, né alla scuola in generale, né al territorio” ha spiegato l’Assessore all’Istruzione, Giorgia Latini.

“Abbiamo approvato un dimensionamento scolastico,che tiene conto di criteri oggettivi che vanno dalle caratteristiche orografiche dei territori all’esigenza di rilancio socio-economico delle aree interne e delle zone colpite dal sisma, come Ascoli Piceno, del resto” ha aggiunto l’Assessore  alle Aree di crisi industriale e Ricostruzione, Guido Castelli.

“In ogni caso la vicenda è seguita con attenzione da parte dell’assessorato regionale all’Istruzione e si stanno valutando, di concerto con l’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto,  tutte le ipotesi per trovare soluzioni che concilino le esigenze e i reali fabbisogni di tutti. A tale proposito,  abbiamo già fissato un incontro per lunedì prossimo con la dirigente scolastica dell’Ipsia di San Benedetto per valutare insieme le opportunità di valorizzazione dell’Istituto e dei suoi indirizzi di studio” ha concluso la Latini.

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