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Per domani 29 Gennaio sono previste diverse mobilitazioni studentesche in tutta Italia,  anche ad Ascoli,  per “rivendicare misure di sicurezza inesistenti”.

Nella stessa data dello sciopero generale dei lavoratori indetto dal Si-Cobas, gli studenti scenderanno in Piazza per manifestare contro le misure imposte dal Governo.

Ascoli, le proteste degli studenti contro le misure del Governo 

Da Torino a Roma, passando per Milano, fino ad Ascoli Piceno, gli studenti, dopo la giornata del 7 Gennaio, torneranno in Piazza per manifestare contro il Governo, domani 29 Gennaio, alle ore 9:30 in Piazza del Popolo.

Sono previste più di 20 piazze con mobilitazioni studentesche in tutta Italia, per rivendicare scuole sicure e affermare la contrarietà alla DAD.

Gli studenti si mobilitano aderendo alla giornata di sciopero generale proclamato dal SICobas e SlaiCobas nel quadro dell’Assemblea dei lavoratori combattivi. È prevista la partecipazione allo sciopero di diverse categorie, compresi i lavoratori della scuola.

Cosa chiedono gli studenti? La principale rivendicazione studentesca della giornata di protesta è la maggiore sicurezza nelle scuole con l’aumento degli spazi scolastici, l’assunzione del personale docente per cancellare le classi pollaio, un trasporto pubblico sicuro e gratuito e per un reale tracciamento dei contagi implementando un sistema efficace tamponi gratuiti per professori e studenti. Gli studenti denunciano la DAD fatta senza dispositivi sufficienti e senza diritti.

Questa forma di didattica ormai strutturale è diventata l’ennesima barriera classista per il diritto allo studio che gli studenti delle classi popolari e delle periferie devono affrontare per portare a termine gli studi.

Gli studenti si mobilitano contro il Governo Conte II e il suo operato in materia d’istruzione pubblica che è stata duramente penalizzata durante la pandemia, senza alcuna misura reale per garantire la sicurezza nelle scuole, mentre è stato fatto di tutto per garantire i profitti delle aziende. Gli studenti per questo saranno in piazza con delegazioni di lavoratori in sciopero e rivendicare un futuro diverso per la scuola pubblica e per conquistare una riapertura delle scuole però in sicurezza.

Cosa chiedono i lavoratori?

Le rivendicazioni dello sciopero generale per i lavoratori sono: lavorare in condizioni di reale sicurezza attraverso nuovi protocolli anti Covid-19 sui posti di lavoro, rinnovo dei CCNL scaduti, no ai licenziamenti, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, salario garantito per i disoccupati, abrogazione dei decreti sicurezza, permessi di soggiorno senza ricatti per i lavoratori immigrati, contro discriminazione di genere, nuovo piano di edilizia scolastica, sistema sanitario nazionale pubblico realmente gratuito ed accessibile, finanziare queste misure attraverso un “milioni tax” del 10% sul 10% più ricco della popolazione.

Le proteste del 7 Gennaio:

Nel giorno in cui si sarebbe dovuti rientrare in presenza il messaggio degli studenti e del Fronte della Gioventù Comunista, organizzazione promotrice delle iniziative, è netto: il clima di incertezza nelle scuole è inaccettabile, a pagarne le conseguenze saranno migliaia di studenti esclusi dal diritto allo studio. 

ascoli

Le proteste degli studenti della giornata di ieri.

I dati IPSOS pubblicati due giorni fa denunciano che almeno uno studente per classe ha abbandonato a causa del COVID. In questo periodo di didattica a distanza l’abbandono scolastico è aumentato in modo vertiginoso. La DAD è stata un fallimento data l’assenza di un supporto reale del Governo alle scuole, la mancanza di dispositivi come tablet computer e di corsi di sostegno e misure volte a garantire il diritto allo studio.

“Rivendichiamo un rientro a scuola con misure di sicurezza che in questo momento sono inesistenti. Per le aziende e i settori produttivi si è subito deciso che si sarebbe fatto tutto il possibile per tenerli aperti, nonostante il mese di novembre sia stato quello con il più alto numero di morti dall’inizio della pandemia, mentre le scuole rimangono chiuse senza prospettive per diritto allo studio e per un’apertura sicura” ha affermato Elisa Ferretti, rappresentante del Liceo Artistico “O.Licini”nella consulta Provinciale.

 

 

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