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Si insedierà il 4 Febbraio il Comitato Tecnico formato da personalità di spicco, che si occuperà del progetto preliminare che detterà le linee- guida affinchè Ascoli diventi Capitale  Italiana  della Cultura 2024, come annunciato nei giorni scorsi dal Sindaco, Marco Fioravanti.

Un importante riconoscimento che coinvolgerà diversi attori e associazioni che fanno parte del mondo della cultura e dell’arte sostenuto anche dalla Regione Marche.

Ascoli, il punto dell’Assessore Donatella Ferretti

Raccontare la bellezza, la storia, l’importanza dei suoi palazzi, delle sue piazze e dei suoi monumenti, valorizzare la sua arte e la sua vocazione culturale. Questi i punti chiave affinché Ascoli possa diventare Capitale Italiana della Cultura 2024.

Un obiettivo ambizioso che vede il sostegno della Regione Marche come città, ” che fa da capofila ad un territorio ricco di eccezionalità, nonché una delle più alte espressioni dell’univocità del valore del nostro territorio”.

Abbiamo incontrato l’Assessore alla Cultura, Donatella Ferretti, che ricopre da anni anche il ruolo di docente di Storia e Filosofia al liceo classico “F. Stabili” e che farà parte del Comitato Tecnico che si occuperà di redigere il progetto preliminare. 

Dopo la notizia della candidatura anche  di Pesaro, Ascoli si sentirà in competizione con un altra cittadina delle Marche? 

Noi ci siamo posti questo obiettivo già all’indomani dell’elezione del Sindaco, Marco Fioravanti e abbiamo iniziato a lavorare portando subito una delibera in Giunta per la formalizzazione e la costituzione di un gruppo di lavoro. Successivamente il covid e la proroga data a questo riconoscimento, ci ha tenuti fermi, per poi riprendere in mano questo progetto. Il lavoro è partito sia con una condivisione all’interno della maggioranza che con delle azioni che abbiamo intrapreso come per esempio l’inaugurazione nel 2020, nonostante l’emergenza, un’iniziativa culturale, abbiamo portato avanti una programmazione lirica per portare avanti questo obiettivo. Siamo determinati a giocarcela.

Quali sono i requisiti che potranno portare a far diventare Ascoli, Capitale Italiana della Cultura e su cosa punterà l’amministrazione Comunale per raggiungere questo obiettivo?

Io ho un ‘idea. Ascoli è una città che non esaurisce il suo valore culturale in una sola caratteristica bensì è caratterizzata da un insieme di qualità: architettonica, che troviamo nelle nostre strade, nelle piazze, archeologica, con evidenze archeologiche appartenenti a diverse epoche ( Picena, Romana, Medievale, Risorgimentale e Liberty) costituendo una vera e propria stratificazione che non è stata “soffocata” dalla storia ma rimane ancora evidente, musicale lirica, testimoniata dall’Istituto Spontini e dai rappresentanti sia del bel canto che della musica, che sono nati ed operano qui e poi abbiamo ben due teatri storici, siamo al secondo posto della classifica del Sole 24 Ore solo dopo la città di Bologna per una vasta programmazione culturale, abbiamo un’elevata qualità della vita che si concretizza in una semplicità del vivere, la possibilità di raggiungere servizi, luoghi, una bellezza paesaggistica. Insomma, una vera e propria “armonia di tanti fattori e caratteristiche di bellezza, di arte e di cultura. Non dimentichiamo poi   anche l’aspetto enogastronomico, dato dalla presenza di numerose aziende agricole e delle loro importanti produzione in primis, quella dell’oliva ascolana. 

Quali saranno le linee guida e le attività previste del comitato tecnico?

Le linee guida ovviamente le elaboreremo insieme agli altri “attori” . La priorità sarà quella di mettere a sistema e valorizzare tutto quello che abbiamo già svolto e realizzato in un progetto che guardi al futuro e vada verso lo sviluppo.

E’ chiaro che l’aspetto della semplificazione, dell’ottimizzazione e della razionalizzazione inerenti i servizi e gli eventi, sarà un elemento fondamentale insieme a quello della mobilità dolce, il concetto di cultura a 360°. Anche il dare continuità a tutti i Festival che facciamo annualmente, dalla lirica al teatro, al cinema. un altro aspetto a cui stiamo puntando è far diventare Ascoli un set cinematografico. Insomma un mosaico di risorse che andranno valorizzate.

Questa importante candidatura secondo lei potrà contribuire a migliorare la situazione economica della città, colpita dalla pandemia?

Credo molto nella cultura anche come fattore di sviluppo economico. La nostra è una città che per la sua bellezza e per quello che offre,  potrebbe tranquillamente contare su uno sviluppo turistico- culturale visto che è una meta, che va al di fuori da quelle più conosciute. Essendo poi,  una città di provincia tranquilla e dall’alta qualità della vita, questa tipologia di meta al giorno d’oggi, è molto valorizzata e ricercata. Sono certa che un riconoscimento di questo tipo potrebbe farci fare un bel salto di qualità. 

Comitato tecnico Ascoli Capitale della Cultura 2024

Il Comitato Tecnico sarà un gruppo di lavoro di base che svilupperà le indicazioni fondamentali. Al suo interno, oltre al Sindaco Marco Fioravanti, all’Assessore Regionale alla Cultura Giorgia Latini, il segretario generale del comune, Vincenzo Pecorare, il dirigente  e il funzionario del Servizio Cultura, Teatri e Musei del Comune di Ascoli, rispettivamente Loris Scognamiglio e Romina Pica , il Docente di Museologia e Restauro presso l’Università di Camerino e il Direttore dei Musei Civici, Stefano Papetti, troveremo  anche i rappresentanti di enti ed associazioni che si occupano di cultura: il rettore  Gianluca Gregori dell’Università Politecnica delle Marche, la prof. Lucia Pietroni rappresentante dell’Unicam,  Luciano Messi Presidente dei teatri di Tradizione e Direttore della rete lirica delle Marche, il Docente dell’Accademia di Belle Arti  e Design, Poliarte Carlo Bachetti Doria e i rappresentanti della Sovraintendenza di Archeologia, di Belle Arti e del Paesaggio delle Marche ( Pierluigi Moriconi, Miriam Pompei, Paola Mazzieri), Giorgio Bisirri Esperto Fondi Pubblici e Progettazione, Massimo Arcangeli Docente Universitario di linguistica italiana, Maurizio Di Stefano Presidente di ICOMOS Italia, Daniela Tisi Esperta del patrimonio culturale e Luca Introini, Esperto in Politiche Culturali.

“Una sorta di nucleo – spiega ancora l’assessore Ferretti – che lavorerà insieme alle linee guida del progetto e si rapporterà con tutte le realtà del territorio per portare avanti non un progetto della sola amministrazione comunale ma  un progetto corale, che vedrà coinvolti tutti coloro che fanno cultura, che operano in questo settore, e che amano e conoscono la città”.

 

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