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Le Marche perdono una posizione nella classifica nazionale delle regioni con più performance sanitaria. A comunicarlo è il rapporto dall’IPS, l’Indice di Performance Sanitaria realizzato, dall’Istituto Demoskopika. La ricerca si basa su otto indicatori di soddisfazione. Servizi sanitari, mobilità attiva, mobilità passiva e anche il risultato d’esercizio, disagio economico delle famiglie e spese legali per liti da contenzioso. Altri indicatori la democrazia sanitaria e la speranza di vita. Le Marche si classificano al sesto posto in Italia, cedendo una posizione alla Lombardia.

I dati delle Marche

Il Centro-Nord d’Italia si contende il primato nazionale del migliore sistema sanitari più “sano”. A guidare la classifica dell’Indice di performance sanitaria per il 2020, c’è l’Emilia Romagna. Il suo punteggio è pari a 107,7. l’Emilia Romagna spodesta il Trentino Alto Adige secondo con 107,6 punti, a seguire il Veneto, l’Umbria, la Lombardia e le Marche. Quest’ultima è a una passo dal primato nazionale per un altro indicatore. La maggiore attenzione nell’impiego di risorse finanziarie per la gestione del management sanitario. Si registrano 1,6 euro di spesa pro-capite (2,4 milioni di euro).

Le famiglie rinunciano a curarsi

Dal rapporto emerge che oltre 1,6 milioni di famiglie italiane hanno rinunciato a curarsi per motivi economici. Nelle Marche sono state stimate 33mila famiglie con difficoltà economiche. Queste non possono accedere alle cure sanitarie. Le istituzioni comunitarie hanno previsto in tal senso, ampi margini di flessibilità. Con tali intenzionoi si potranno riorientare le risorse programmate per il settennato 2021-2027. Orientamento verso nuovi interventi nella sanità. Un’occasione da impiegare al meglio per riorganizzare i sistemi sanitari regionali in modo più efficiente. Il tutto a favore della  riduzione degli attuali squilibri nell’erogazione dei servizi erogati ai cittadini.

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