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E’ stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa online il progetto finanziato da Confartigianato Ascoli,  che vede al centro il recupero di alcune opere che si trovano all’interno della Pinacoteca Civica della città.

Si tratta di due pale d’altare, la prima è la  Madonna con il Bambino, San Sebastiano e Santa Caterina d’Alessandria di Pietro Alamanno risalente al XV secolo e di  proprietà del Comune di Ascoli Piceno e l’altra è la Madonna con il Bambino e S.S. Giovanni Battista, Rocco, Sebastiano e Maddalena di Cola dell’Amatrice del  XVI secolo di proprietà del Comune di Acquasanta Terme.

Confartigianato Ascoli, il restauro delle due opere

Si avvia il restauro di due importanti opere che fanno parte del nostro ricco patrimonio artistico e culturale grazie al progetto che è stato approvato e finanziato da ANCOS-Confartigianato Ascoli, Fermo e Macerata.

Si tratta de La Madonna con il Bambino, San Sebastiano e santa Caterina d’Alessandria, un’opera attribuita al pittore e allo scultore di origine austriaca del Rinascimento, Pietro Alamanno (pala d’altare, tempera su tavola. Dimensioni: m 1,97 x 1,37 – XV secolo) di proprietà del Comune di Ascoli Piceno e de La Madonna con il Bambino e S.S. Giovanni Battista, Rocco, Sebastiano e Maddalena del pittore, archittetto e scultore ascolano,  Cola dell’Amatrice (pala d’altare, tempera su tavola. Dimensioni: m 2,25 x 1,64 – XVI secolo). di proprietà del Comune di Acquasanta Terme. Entrambe le opere si trovano attualmente all’interno della Pinacoteca Civica di Ascoli.

Alla presenza del Sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, dell’Assessore del Comune di Acquasanta Terme, Elisa Ionni e delle varie rappresentanze di Confartigianato e di Ancos, Fabio Menicacci (Segretario ANCOS Nazionale), Natascia Troli (Confartigianato AP), Giorgio Menichelli (Segretario Confartigianato MC-AP-FM), di Stefano Papetti (direttore Pinacoteca AP) e dei Rappresentanti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Serena Petrelli e Michele Aureli per ADIP (restauratori) e Giuseppe Di Girolami per ART&CO (diagnosta), è stato presentato questo progetto che mira al recupero e al restauro di queste due importanti opere e anche al rilancio artistico, culturale e turistico del nostro territorio.

” Un’iniziativa che soprattutto adesso è fondamentale portare avanti anche e sopratutto per la candidatura di Ascoli Capitale italiana della Cultura 2024, che non ha solo un valore territoriale ma è importante anche per la costituzione del dossier che racchiude il patrimonio culturale della nostra città. Le opere sono i nostri contenitori, sono “le nuove fabbriche” per questo è importante lavorare su due linee d’intervento: la prima è quella di investire sulla cultura e la seconda è investire sul lavoro. Possiamo portare avanti entrambe le direzioni se ci crediamo e lavoriamo per la rinascita della città che è stata colpita prima dal sisma e poi dalla pandemia” ha affermato il Sindaco, Marco Fioravanti.

Entusiasmo anche nelle parole dell’Assessore del Comune di Acquasanta Terme, Elisa Ionni, ” in questo periodo così difficile sentire parlare di recupero, restauro dei beni culturali è quasi commovente. Queste opere non solo solo oggetti di abbellimento ma sono veri e propri simboli che rappresentano la nostra quotidianità e soprattutto un momento comunitario per tutti ed è quello di cui abbiamo bisogno adesso”.

Un progetto importante che vede il ruolo fondamentale della Confartigianato, ” questo è un esempio di artigianato culturato, il recupero di queste opere è un arricchimento per i nostri territori soprattutto quelli di Ascoli e di Acquasanta nonchè il segnale di una vera e propria ripartenza turistica. Come diceva San Francesco d’Assisi, “chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista”, i nostri artigiani lavoreranno utilizzando sia le mani, che la testa che il cuore e valorizzeranno dei prodotti di autenticità del nostro territorio” ha spiegato Giorgio Menichelli.

Di cosa tratta il progetto di restauro

L’A.N.Co.S. APS – Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive si è costituita nel 2002 all’interno del sistema Confartigianato e grazie alle attività portate avanti fin dalla sua nascita, ha ottenuto nel 2006 il riconoscimento ufficiale quale Ente nazionale con finalità assistenziali da parte del Ministero dell’Interno e nel 2010 il riconoscimento come APS Associazione di Promozione Sociale .

” La scelta di recuperare queste due opere nasce dall’importanza di questi due territori. Siamo una delle poche associazioni che nel 2016 è stato accreditato anche per il 2% e abbiamo deciso di finanziare alcuni progetti di restauro e di promozione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale” ha spiegato Fabio Menicacci.

L’iniziativa vedrà quindi il restauro di queste due importanti opere che come ha spiegato anche il Direttore della  Pinacoteca Civica e gli altri rappresentanti “sono di rilievo non solo per la storia dell’arte ma anche per un ‘area geografica e hanno un importante valore identitario. I lavori dopo le varie autorizzazioni sono cominciati e la tavola del Cola dell’Amatrice è già in restauro mentre il Dott. Di Girolamo condurrà le indagini diagnostiche grazie alle quali emergeranno gli aspetti più importanti per l’attribuzione delle opere e per ritessere la trama della storia”.

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