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E’ stata firmata l’intesa  tra la Regione Marche, le parti sociali e le diverse categorie, per la proroga dell’indennità di mobilità  per i lavoratori licenziati da unità produttive all’interno dell’Area di crisi industriale complessa Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno e che alla data del 1° gennaio 2020 erano beneficiari di mobilità ordinaria (ex legge 223/91) o mobilità in deroga (ex legge n.92/2012 ), scaduta nell’anno 2020.

Le domande dovranno essere presentate dagli interessati, presso le diverse sedi dell’Inps entro il 4 Giugno 2021.

Regione Marche, di cosa tratta la proroga e chi può fare domanda 

 Sono aperte le domande per richiedere la mobilità in deroga, per un massimo di 12 mesi, per i lavoratori licenziati da unità produttive all’interno dell’Area di crisi industriale complessa Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno e che alla data del 1° gennaio 2020 erano beneficiari di mobilità ordinaria (ex legge 223/91) o mobilità in deroga (ex legge n.92/2012 ), scaduta nell’anno 2020.

Le risorse complessive a disposizione ammontano a 5.330.926,6 euro.

L’erogazione del beneficio è subordinato alla partecipazione, da parte del lavoratore, al programma di Politiche Attive predisposto dalla Regione Marche.

È quanto prevede l’intesa Istituzionale Territoriale firmata questa mattina, nella sede della Regione Marche a Palazzo Raffaello dagli assessori al Lavoro Stefano Aguzzi e al Bilancio e alle Aree di Crisi complessa Guido Castelli con Inps Regionale, Confindustria Marche, Confartigianato Marche, Cna Marche, Claai Marche, Confcommercio Marche, Abi Marche, Confesercenti Marche, Confcooperative, Agci Marche, Confprofessioni, Cgil Marche, Cisl Marche, Uil Marche, Ugl, Confapi Marche, Lega Coop Marche.

“Fin dall’insediamento a Ottobre 2020 abbiamo dovuto affrontare un caso spinosissimo. Nel Febbraio 2020 infatti, il Ministero e la Regione si erano scordati di finanziare la mobilità in deroga per 275 lavoratori ascolani lasciandoli insieme alle loro famiglie in una condizione drammatica. Siamo riusciti a recuperare questa situazione grazie anche all’intenso lavoro di alcuni parlamentari, l’on. Enrica Segneri e il sottosegretario Rossella Accoto. L’incubo di tante famiglie è finito a dimostrazione di come, applicandosi ai problemi, è possibile anche risolvere quello che sembrava impossibile. Ai 5 milioni recuperati si affiancano inoltre le risorse già assegnate alle Marche per il 2021 e pari a 16,7 milioni di euro. Grazie a queste notizie ora, con un po’ meno apprensione, potremo dedicarci al vero grande tema che è il rilancio industriale complessivo di tutta la regione, non solo delle aree di crisi complessa, dopo la crisi sanitaria” ha spiegato l’Assessore Castelli .

“Questa Intesa era un anello mancante su cui abbiamo lavorato in squadra e ringrazio tutti per la collaborazione a partire dai Servizi. Siamo soddisfatti di aver trovato il modo per poter accompagnare e sostenere queste famiglie in difficoltà in un’area che ha anche subito il sisma, ma non abbassiamo la guardia. Provvedimenti come quello di oggi, dovranno essere studiati e declinati anche per altre realtà perché siamo ben consapevoli, che all’emergenza sanitaria sta seguendo una emergenza altrettanto grave che è quella del lavoro”ha aggiunto Aguzzi .

L’intesa sarà operativa da domani.

Come presentare domanda:

Le domande di mobilità in deroga dovranno essere presentate dai lavoratori interessati, telematicamente, alle sedi INPS territorialmente competenti in base alla residenza dei lavoratori entro il 4 Giugno 2021. Contestualmente il lavoratore interessato, entro il 4 Giugno 2021 presenterà, esclusivamente via PEC, ulteriore domanda al Centro per l’Impiego competente nel cui territorio dove era o è ubicata l’azienda che ha proceduto al licenziamento secondo il modello previsto, allegando copia del documento di identità in corso di validità e la copia della domanda di mobilità in deroga presentata ad INPS unitamente alla ricevuta di presentazione, che riporta il numero di protocollo attribuito automaticamente dal sistema INPS.

Gli indirizzi PEC dei Centri per l’Impiego di riferimento sono: regione.marche.centroimpiegoascolipiceno@emarche.it (Centro per l’Impiego di Ascoli Piceno) regione.marche.centroimpiegosanbenedetto@emarche.it (Centro per l’ Impiego di San Benedetto del Tronto).

Le parti sociali firmatarie dell’Intesa, attraverso le loro strutture territoriali, assicureranno assistenza e consulenza ai lavoratori in sede di presentazione delle domande. In base all’Intesa il Centro per l’Impiego di Ascoli Piceno e quello di San Benedetto del Tronto saranno i soggetti pubblici responsabili della realizzazione delle politiche attive per i lavoratori potenzialmente beneficiari della proroga dell’indennità di mobilità di cui alla presente Intesa Istituzionale.

I Centri per l’Impiego riceveranno dalla Regione Marche due elenchi distinti di lavoratori, suddivisi per territorio di competenza, ai quali dovranno essere erogate le Politiche Attive di cui al punto seguente.

Le misure di politica attive saranno le seguenti:

  •  Convocazione dei lavoratori interessati presso il CPI competente per territorio,
  •  Stipula del Patto di Servizio Personalizzato con ogni lavoratore, 
  • Erogazione del Servizio specifico di Orientamento,
  • Coinvolgimento dei lavoratori in laboratori tematici, organizzati dal Centro per l’Impiego, al fine di rafforzare le competenze di ognuno nella ricerca attiva di un lavoro. (Possibilità su richiesta di costruire il proprio curriculum vitae),
  • Comunicazione al lavoratore delle opportunità offerte dai bandi regionali in essere che prevedono percorsi formativi e misure di politica attiva del lavoro (tirocini, borse, autoimprenditorialità, ecc.) a valere sui fondi regionali ed europei.

La Regione Marche procederà alla comunicazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, solo dopo che il Centro per l’Impiego competente avrà comunicato la sottoscrizione del Patto di Servizio Personalizzato da parte del lavoratore interessato.

Gli stanziamenti destinati alla mobilità

Era il Febbraio del 2020,  quando con sorpresa l’allora Regione Marche non era riuscita ad ottenere il finanziamento che avrebbe permesso a 275 lavoratori residenti o dipendenti nelle aziende dell’Area di crisi industriale del Piceno di continuare a godere dei sussidi previsti dalla mobilità in deroga.

Un diritto acquisito al termine della fase di recepimento degli ammortizzatori sociali ordinari nel 2019 e maturato proprio in virtù dell’appartenenza ad un’Area di Crisi complessa.

E così dopo il danno della totale assenza di sostegni economici anche la beffa, con i colleghi della vicina area di crisi, quella della Val Vibrata, che pur rientranti nell’ambito della stessa Area di crisi complessa, avevano invece continuato a beneficiare della mobilità.

“Una vicenda assurda che mi ha molto impegnato fin dal mio insediamento. Non si sa ancora il perché di questa “grave distrazione” ma mi sono battuto in tutte le sedi possibili per arrivare ad una lieta conclusione, anche prevedendo tra le ipotesi quella di impegnare fondi diretti della stessa Regione. Un atto necessario e urgente visto che in assenza di continuità nella percezione dei sussidi, i lavoratori avrebbero perso la possibilità di godere degli ammortizzatori per tutto il 2021 e oltre”  ha continuato Guido Castelli.

Il Decreto formalizzato oggi segue all’emendamento alla Legge di Bilancio 2021 dell’On. Enrica Segneri (Movimento 5Stelle) che chiedeva lo stanziamento di 10 milioni di Euro di sostegni in deroga per le Marche.

“In questi mesi sono stato in frequente contatto con tante persone coinvolte nella vicenda per le quali ho sempre garantito il massimo impegno. Oggi, finalmente, la nostra richiesta al Ministero del Lavoro ha avuto il lieto fine seppur con qualche mese di attesa. Ringrazio per il loro impegno sia l’On. Segneri che il Sottosegretario Rossella Accoto che ha seguito insieme a me questa vicenda. Resta ancora molto da fare per creare nuove condizioni occupazionali, ma il risultato di oggi rappresenta una vera boccata di ossigeno, scongiurando un assurdo danno economico per tante famiglie del Piceno” ha concluso l’Assessore.

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