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Da un anno a questa parte anche il mondo del calcio si trova nel bel mezzo di una crisi economica. Proprio di recente l’Inter ha chiesto ai suoi stessi tesserati di ridursi lo stipendio e come risultato è arrivata la rescissione contrattuale con il tecnico Antonio Conte, che aveva appena portato i nerazzurri alla vittoria dello scudetto. Stavolta la situazione sembra seria. L’assenza degli spettatori negli stadi ha complicato non poco la condizione economica dei club, specie di quelli più piccoli che fanno grande affidamento sugli incassi derivanti dai match contro le big. Ci sarà da rimboccarsi le maniche nel prossimo futuro, ma a breve inizierà la sessione di mercato estiva, nota per essere la più attiva e turbolenta dell’anno.

Non è un caso se Juventus, Milan, Inter, Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Tottenham, Liverpool, Everton, Manchester United, Manchester City e Arsenal avevano messo in piedi l’idea della Superlega. In passato la UEFA è stata molto minacciosa con il fair play finanziario, bloccando senza troppi problemi anche il mercato delle big. La Superlega avrebbe preso il posto della Champions League, ma solo per le squadre partecipanti. L’idea era quella di alzare l’asticella, di favorire lo spettacolo il più possibile per aumentare gli incassi delle più grandi società del mondo. A quel punto, però, l’aspetto sportivo sarebbe andato perso e il dislivello con tutte le altre squadre avrebbe raggiunto dimensioni ragguardevoli.

Alla fine il progetto della Superlega è fallito, complice l’intervento congiunto di UEFA e FIFA. Di conseguenza anche i grandi club dovranno correre ai ripari e rivedere soprattutto quegli ingaggi stellari che tanto fanno discutere. Il Milan ha appena fornito una lezione di stile in questo. Gigio Donnarumma, lanciato dai rossoneri nel 2015, è oggi uno dei portierimi più forti del mondo, ma nell’arco di 5 anni ha già avanzato più volte pretese economiche eccessive per quel che riguarda il proprio ingaggio. Di fronte al rifiuto di una proposta di rinnovo comunque molto corposa, il “Diavolo” ha preferito lasciar perdere il proprio estremo difensore, consentendogli di liberarsi a parametro zero e senza nemmeno ricavarci nulla.

Insomma, a dispetto dei problemi economici che da un anno a questa parte interessano settori ben più importanti di quello calcistico, i giocatori non vogliono rinunciare ai loro ingaggi faraonici. In queste settimane gli Europei e la Coppa America metteranno in mostra praticamente tutti i top player internazionali. Già solo l’infografica sul valore di mercato delle rose delle nazionali di Euro 2020 rende l’idea dei valori che vedremo in campo. Valori tecnici e non solo. Di sicuro il mercato sarà alimentato e stuzzicato anche dalle performance nelle due rassegne continentali.

A questo punto, per alcune società l’unica soluzione per evitare il baratro sarà quella di vendere qualche pezzo grosso. La Roma, ad esempio, dovrebbe pensarci su più di una volta prima di puntare tutto su Zaniolo, reduce da due infortuni gravissimi. Il giovane piaceva a molte squadre fino a un anno fa. La Juventus, invece, forse farebbe bene a scaricare Cristiano Ronaldo e a ripartire da zero dopo il fallimento in campionato e il ritorno di Allegri. Al momento, comunque, nessuna società di rilievo rischia di chiudere baracca e burattini.

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