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Quanti giochi di carte esistono di fatto? Considerando che in giro per il mondo circolano svariati tipi di mazzi, diventa ancora più complicato quantificare con esattezza tutti i passatempi possibili con queste simpatiche serie di tesserine rettangolari. Di sicuro, le carte più famose sono quelle francesi, che contano 13 unità per ognuno dei 4 semi: cuori, quadri, fiore e picche. Sono presenti 10 carte che indicano dei semplici numeri e che vanno dall’asso al 10, mentre le 3 figure sono rappresentate dal jack, dalla regina e dal re. In alcuni casi è possibile ampliare il mazzo fino a 54 carte con l’aggiunta di 2 jolly, uno rosso e uno nero.

Solo alcuni giochi prevedono e accettano l’impiego del jolly. Uno di questi è il Burraco, forse il più classico e completo dei giochi di carte realizzabili con le carte francesi. L’obiettivo è quello di formare dei gruppi di carte per aumentare il proprio punteggio, procedendo per scale ordinarie e o riunendo carte dallo stesso valore. Un gruppo di 7 carte costituisce un burraco e vale 200 punti se formato senza l’ausilio di un jolly o di un 2, detto “pinella”, che come il jolly può sostituire qualsiasi altra carta. In caso di burraco sporco, il bonus sarà di soli 100 punti. Alla fine di ogni mano, il giocatore che non riesce a chiudere deve sottrarre i punti delle carte che gli sono rimaste ai punti appena raccolti. Di norma, vince la partita chi arriva per primo a 2005 punti, ma la diffusione di alcune varianti ha spesso prodotto dubbi sulle regole del Burraco. In ogni caso, lo svolgimento del gioco è abbastanza lineare.

I giochi più semplici sono sicuramente Asso pigliatutto e Rubamazzetto. Come nella scopa, bisogna ripulire il tavolo dalle carte prelevandole con altre dallo stesso valore. Nel rubamazzetto è possibile appropriarsi dei punti dell’avversario con una carta equivalente a quella posta in cima alla sua raccolta di punti. Volendo avvicinarci ai giochi più complessi, invece, quello per eccellenza è senza dubbio il Poker, che si basa sulla formazione di combinazioni varie e soprattutto sugli eventuali bluff. Al termine di ogni mano, ad aggiudicarsi il piatto sarà chi avrà in mano la combinazione migliore, che sarà rivelata solo alla fine.

Alquanto curioso è anche il Blackjack, in cui i giocatori sfidano il banco. All’inizio si riceve una carta e si può scegliere se chiederne di volta in volta un’altra per aumentare il punteggio o fermarsi, per evitare di non andare oltre la soglia di 21. Se le prime due carte ricevute sono dello stesso valore, però, si può scegliere di effettuare uno “split” raddoppiando la puntata e giocando con due carte diverse nella stessa mano. I giocatori non sono propriamente avversari tra di loro e per questo le regole e modalità del Blackjack party appaiono differenti rispetto alla maggior parte dei giochi. In ogni caso, il Blackjack è tra i giochi più popolari ancora oggi.

Solo il futuro ci dirà se vedremo venire alla luce altri giochi di carte. La forte tradizione legata a quelli già esistenti, comunque, concederà sempre nuova linfa ai grandi classici. Che si tratti di una competizione o di un semplice passatempo casalingo, una partita a carte rappresenta forse la più semplice e immediata forma di intrattenimento, capace di resistere anche al continuo progresso tecnologico.

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