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Il rischio di una lesione cutanea, nelle persone che soffrono di incontinenza, è sempre piuttosto elevato: per questo motivo è fondamentale tenere la pelle il più possibile pulita e sana. Le perdite di urina possono essere attenuate grazie a presidi specifici, realizzati con tecnologie sempre più evolute: lo dimostra la scelta di materiali che vengono sviluppati e messi a punto per evitare la comparsa di irritazioni.

Le irritazioni da pannolone

Ma che cosa si può fare nel caso in cui ci si ritrovi alle prese con delle irritazioni da pannolone? Il trattamento più efficace prevede di impiegare una crema a base di ossido di zinco, la quale ha la funzione di fungere da barriera per la pelle, con proprietà lenitive, e al tempo stesso assorbe la sua umidità. L’ossido di zinco che viene usato per trattare un eritema in un soggetto adulto deve essere presente in una concentrazione pari almeno al 40%. Viceversa, quando ci si vuol limitare a prevenire il disturbo ci si può accontentare di una concentrazione che non superi il 10%. È importante, in ogni caso, cercare di non lavare troppo la pelle: infatti nel caso in cui essa sia già irritata si potrebbe verificare un peggioramento della situazione, dal momento che detergenti eccessivamente aggressivi hanno l’effetto di mettere a repentaglio l’azione di barriera svolta dalla pelle.

Guida alla scelta degli assorbenti

Ma quali sono gli aspetti che devono essere presi in considerazione per la scelta di un assorbente? L’assorbenza, prima di tutto, ma anche la taglia. È importante che il prodotto sia privo di pieghe e, al tempo stesso, vanti una capacità ottimale nel mantenere asciutta la superficie. In un’ottica di prevenzione è sempre opportuno sostituire il pannolone in breve tempo dopo scariche fecali, mentre la cute deve essere detersa in maniera delicata con l’aiuto di salviettine umidificate prive di alcol. Vanno bene anche i detergenti con il pH acido e le schiume detergenti senza risciacquo. Una volta che la detersione è stata completata, poi, si deve usare una crema barriera, il cui compito è quello di valorizzare lo strato lipidico naturale, riducendo il contatto con gli scarti che vengono generati dal corpo stessi.

Che cosa fare per prevenire le irritazioni

Lo strato più esterno della cute prende il nome di strato corneo: esso è formato da acqua per il 15%, da grassi per un altro 15% e da proteine per il rimanente 70%. I grassi e l’acqua insieme formano il cosiddetto film idrolipidico, che è quello che permette di regolare la funzione di barriera che viene svolta dalla pelle stessa. Nel momento in cui viene danneggiato lo strato corneo, crescono le possibilità che si verifichi una dermatite da contatto. Nelle persone anziane, è normale che il volume di lipidi e acqua si riduca in maniera fisiologica; qualora subentri anche una situazione di incontinenza, è probabile che insorga una dermatite da pannolone. Non è tanto il pannolone in sé che causa l’irritazione, anche perché oggi come oggi praticamente tutti i produttori si basano su materiali ipoallergenici. Il fatto è che il pannolone finisce per amplificare gli eventuali problemi già presenti, a maggior ragione nel caso in cui non sia in grado di mantenere il pH e non presenti caratteristiche di traspirabilità.

I prodotti di AMioAgio per l’igiene della cute

I prodotti per la cura della cute e per la sua igiene proposti dal brand AMioAgio sono una sicurezza per tutti coloro che devono badare alla salute di una persona anziana. Detergenti come il MoliCare Skin Shampoo, ma anche creme come la MoliCare Skin per le mani, sono studiati apposta per andare incontro alle esigenze degli anziani, che hanno la pelle fragile e spesso esposta a disidratazione. Anche gli eritemi e gli arrossamenti devono essere contrastati con prodotti di questo tipo, concepiti per le pelli più mature.

Perché compaiono le irritazioni

Parlare di dermatite correlata a incontinenza vuol dire riferirsi a un tipo di infiammazione che si manifesta in corrispondenza delle porzioni di pelle che entrano a contatto con le urine o con le feci. Le infezioni rappresentano una delle più comuni cause possibili: infatti all’interno dei pannoloni l’ambiente è umido e caldo, e questo costituisce il terreno di proliferazione perfetto per la candida o per le infezioni batteriche. Alcuni segni di infezione facili da riconoscere sono gli sfoghi e le vesciche. È bene prestare attenzione anche all’impiego di antibiotici, i quali in molte occasioni possono mettere a repentaglio l’equilibrio dei cosiddetti batteri buoni che fanno parte della flora intestinale. In genere tali batteri sono deputati a controllare quegli organismi che, a contatto con la pelle, possono favorire lo sviluppo di infezioni. Le irritazioni più comuni sono, comunque, quelle dovute al contatto prolungato con le feci e con l’urina, le quali espongono la pelle all’ammoniaca e ad altri agenti irritanti.

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