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Area di crisi complessa del Piceno – Val Vibrata: è stata firmata l’intesa tra Regione Marche, parti sociali e categorie. L’intesa c’è anche sulla proroga della indennità di mobilità in deroga per il 2021.

Area di crisi complessa: incontro nel pomeriggio

L’assessore regionale al bilancio e alle aree di crisi complessa Guido Castelli e l’assessore al lavoro Stefano Aguzzi hanno incontrato l’INPS e le parti economiche e sociali – Confindustria Marche, Confartigianato Marche, Cna Marche, Claai Marche, Confcommercio Marche, Abi Marche, Confesercenti Marche, Confcooperative, Agci Marche, Confprofessioni, Cgil Marche, Cisl Marche, Uil Marche, Ugl, Confapi Marche, Lega Coop Marche. Al termine hanno firmato l’Intesa per la proroga della mobilità in deroga 2021.

Il documento sottoscritto segue un analogo accordo firmato il 5 maggio scorso per la proroga della mobilità 2020.

I lavoratori interessati dall’Intesa sottoscritta oggi sono gli stessi che hanno già beneficiato della proroga 2020. Ovvero coloro che, alla data del 1° gennaio 2021, erano beneficiari di mobilità ordinaria o mobilità in deroga, scaduta o in scadenza nell’anno 2021.

Le risorse utili al finanziamento dell’intervento per la Regione Marche ammontano a oltre 16 milioni di euro. Con l’accordo di oggi, ne verranno assorbiti circa 4.

Presentazione della domanda

La domanda di mobilità in deroga deve essere  presentate dal lavoratore interessato entro il 6 novembre  2021. Va inoltrata telematicamente alle sedi INPS territorialmente competenti in base alla residenza e, successivamente, via PEC al Centro per l’Impiego nel cui territorio è/era ubicata la sede dell’azienda che ha proceduto al licenziamento.

Come per la proroga 2020, l’erogazione del beneficio a ciascun lavoratore è condizionata alla partecipazione al programma di politiche attive predisposto dalla Regione Marche. Tale programma prevede dapprima la convocazione presso i Centri Per l’Impiego competenti per territorio (Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto) per verificare la sussistenza di un Patto di Servizio Personalizzato in corso di validità o, in assenza, la stipula del Patto. Successivamente, l’erogazione delle politiche attive a cura dei servizi specialistici di orientamento e di incrocio domanda-offerta.  Tutto ciò al fine di rafforzare le competenze professionali di ciascun lavoratore agevolandone la ricollocazione nel mercato del lavoro. Ma anche di comunicare al lavoratore le opportunità offerte dai bandi regionali  che prevedono percorsi formativi e misure di politica attiva del lavoro.

Le dichiarazioni

“Con l’intesa di oggi – ha  commentato l’assessore Aguzzi – si conclude un percorso virtuoso sotto il profilo del costruttivo confronto con le parti e a lungo caldeggiato dalla Regione Marche. Un percorso a sostegno dei lavoratori marchigiani licenziati da unità produttive ubicate nei comuni dell’area di crisi rimasti sprovvisti dell’ammortizzatore riconosciuto ai soli lavoratori abruzzesi.”

“Il Piceno – ha aggiunto l’assessore Castelli – fa da apripista a una modalità di accordo molto valida. Vorremmo che l’area di crisi complessa del Piceno diventasse un modello di sperimentazione e confronto, un laboratorio di studio per altre realtà. E per tenere sotto attento monitoraggio i fenomeni appena si affacciano esigenze di intervento.” Castelli ha poi ringraziato le parti sociali e i funzionari della Regione per il complesso lavoro e il clima di collaborazione che ha portato alla sottoscrizione dell’Intesa.  

 

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