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L’Osservatorio della Cna “Comune che vai burocrazia che trovi” è un progetto finalizzato a monitorare il peso della burocrazia sulle imprese. A Roma, alla presentazioni della terza edizione, con la delegazione della Cna Picena anche il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti.

La prima edizione aveva monitorato gli adempimenti per l’apertura di cinque attività (acconciatore, bar, gelateria, autoriparatore, falegname); la seconda gli ostacoli normativi che gravano sulla somministrazione non assistita di alimenti e bevande. La terza edizione si occupa delle problematiche di tipo burocratico sottese alla transizione ecologica. In particolare, analizza quali sono gli adempimenti più gravosi per le imprese dei settori impiantistica e moda.

Cna: Comune che vai burocrazia che trovi

Dal monitoraggio della Cna fra impiantisti e manutentori termici è risultato che la burocrazia ha tolto all’impresa una media di 230 ore lavorative l’anno. Con costi superiori a 8.000 euro.

Nel settore della moda, invece, sono necessari almeno 30 adempimenti burocratici per le autorizzazioni a emissioni e scarichi e fino a due anni di attesa. Più 2.500 euro di spese per avere la possibilità di riutilizzare i prodotti. Un principio, quello del riutilizzo dei prodotti, che è alla base del concetto di economia circolare e sostenibile. Soprattutto nei settori della moda, del tessile e della pelletteria.

“In base al concetto di sostenibilità – precisa Arianna Trillini, presidente di Cna Ascoli Piceno – ogni risorsa è considerata preziosa e unica. Già predisposta in natura alla sua valorizzazione, quindi la transizione ecologica è intesa anche in senso etico come riscoperta della relazione tra l’uomo e l’ambiente in cui vive. La sostenibilità si può implementare se vengono trasformati i processi produttivi ottimizzandoli in favore di una riduzione del loro impatto ambientale. Limitando quanto più possibile gli sprechi”.

Nel merito, per quanto riguarda l’attività di installazione di impianti, lo studio evidenzia quanto la normativa sia farraginosa e soggetta a interpretazioni diverse, a livello comunale e regionale.

“Dall’analisi – aggiunge Francesco Balloni, direttore di Cna Picena. –  emerge che gli adempimenti tendono ad aumentare nel tempo per livello di tecnicismo e si moltiplicano nonostante l’esistenza dei processi di digitalizzazione. Questo dal punto di vista dell’impresa si traduce in assegnazione di risorse umane ed economiche dedicate. Oppure, nel caso delle aziende più piccole, in alti costi di consulenza”.

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