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Ascoli Piceno – Cittadini, sindaci e associazioni ambientaliste discutono da giorni, anche animatamente, del Piano rifiuti approvato dall’Assemblea territoriale d’Ambito. Cioè del Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti che consente la realizzazione della mastodontica vasca 0 (zero) nella valle del Bretta. E che condizionerà il futuro di tutta la Vallata del Tronto e della popolazione per i decenni a venire. Oggi sono intervenute le opposizioni del Consiglio comunale di Ascoli.

Consiglio comunale di Ascoli sul piano rifiuti

Le opposizioni hanno scritto al sindaco Marco Fioravanti e al presidente del Consiglio comunale Alessandro Bono chiedendo la convocazione di un Consiglio avente per oggetto il Piano d’ambito dei rifiuti approvato all’ATA. Un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza.

“Il piano d’ambito dei rifiuti è da cambiare e il Comune di Ascoli deve impegnarsi per raggiungere tale risultato”, si legge nel comunicato degli esponenti di Partito Democratico, M5S, Ascolto & Partecipazione e Prospettiva Ascoli.

“Ci sono problematiche importanti – prosegue le nota – a partire dal sovradimensionamento di discarica, TMB e biodigestore. Inoltre non capiamo perché il territorio di Ascoli debba diventare la capitale dell’immondizia, altro che capitale della cultura!

Non comprendiamo le giravolte di chi prendeva parte a blocchi stradali contro il conferimento in emergenza e oggi dice sì ad un piano d’ambito che condanna una Vallata intera. È pertanto paradossale leggere le dichiarazioni del sindaco che cerca di fare marcia indietro sulle decisioni prese dopo che il Comune di Ascoli Piceno ha avanzato e sostenuto le proposte presenti nel piano d’ambito, bocciando tra l’altro tutte le ipotesi migliorative proposte da altri comuni del territorio piceno.

Se Fioravanti vuole davvero cambiare la sua posizione, noi saremo i primi a sostenere tale iniziativa.

Il Comune di Ascoli dovrebbe fare osservazioni volte al ridimensionamento del quantitativo dei rifiuti
conferiti in discarica e chiedere in maniera forte e decisa la possibilità di realizzare un ambito Marche Sud al
fine di avere un più adeguato e distribuito ‘carico ambientale’.

Inoltre se davvero ci sono problematiche sulla legittimità degli atti si dovrà procedere a nuove convocazioni dell’assemblea ATA. Questa è l’occasione giusta per cambiare davvero le cose”.

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