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​Il 25 ottobre torna il World Pasta Day. Una iniziativa giunta alla sua 23esima edizione. Ideato e curato da Unione Italiana Food e IPO International Pasta Organisation, ogni anno celebra e racconta il piatto simbolo della Dieta Mediterranea. 

Pasta, giornata internazionale

Il 25 ottobre in tutto il mondo si celebra il World Pasta Day. Una iniziativa ideata dai suoi produttori per promuoverne il consumo. Lo scorso anno, nel mondo sono state prodotte circa 16 milioni di tonnellate di pasta. All’inizio degli anni 2000 la sua produzione era ferma a 7 milioni. In Italia, il tipico piatto alimentare arriva ad essere consumata periodicamente dal 98% della popolazione. Il consumo pro capite annuale di pasta si aggira sui 23 chilogrammi. 

In Italia ne esistono circa 300 tipi a testimonianza della ricchezza nazionale.  Dagli spaghetti ai rigatoni. Ognuno con la sua particolarità. Una cosa è certa, la pandemia da CoVid-19 pare ne abbia decisamente aumentato il suo consumo. 

La dieta mediterranea

La pasta è anche simbolo dell’Italia. Elemento principe nella dieta mediterranea. Un alimento fonte di fibre e carboidrati. Alle giuste dosi, un concentrato di energia. 

Dalla carbonara all’amatriciana, dalle trofie al pesto fino alle orecchiette alle cime di rapa. Sono molteplici le sue tipologie che raccontano la cultura italiana. In Italia la sua produzione coinvolge un mercato di oltre 5 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 120 aziende e da lavoro a più di 7 mila persone.  Un settore che come tutte le statistiche sembrano indicare, è in costante evoluzione e crescita. 

Iniziativa solidale 

Fino al 25 ottobre sui propri canali social, si può pubblicare a piacimento lo scatto di un piatto con l’hashtag #Haveagoodpasta. Ogni scatto può essere caricato sul sito “Al Dente”. Nel portale è presente un contatore online fino al raggiungimento di 300mila piatti. I pastai italiani doneranno tale quantità alle mense Caritas di quattro grandi città italiane: Milano, Roma, Napoli e Palermo.

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