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Ora solare 2021: dopo oltre sette mesi di ora legale, stanotte bisognerà spostare le lancette dell’orologio indietro di 60 minuti (convenzionalmente, dalle ore 3 alle ore 2 del mattino). L’ora legale sarà, di nuovo, in vigore dal prossimo 27 marzo 2022.

Ora solare 2021: stanotte lancette spostate un’ora indietro

A partire da domenica 31 ottobre, dunque, tornerà l’ora solare: le lancette andranno spostate un’ora indietro. Stanotte, ci sarà maggiore tempo di sonno per ognuno di noi. Le ore di sole saranno minori, rispetto al periodo estivo.

Con il ritorno all’ora solare, ci sarà meno luce nel tardo pomeriggio; ma si potrà usufruire di maggiore luminosità il mattino successivo. L’orario solare resterà attivo fino all’ultimo fine settimana del mese di marzo, tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022.

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L’ora solare sarà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo

Gli effetti del cambio orario, sulla salute delle persone

Secondo alcune ricerche, il passaggio da “ora solare” a “ora legale”, e viceversa, potrebbe avere degli effetti collaterali, sulla salute delle persone. Molte persone fanno fatica ad abituarsi, in tempi rapidi, al nuovo tipo di orario.

Tutti hanno un “orologio biologico”, legato ai cosiddetti “ritmi circadiani”. Quindi, potrebbero esserci delle difficoltà nel metabolizzare il cambiamento. Questi i sintomi più comuni dell’eventuale malessere: stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul posto di lavoro, nausea e inappetenza.

Il nostro orologio interno impiegherà almeno una settimana, per adattarsi al nuovo orario. Per questo, si consiglia di aumentare l’esposizione alla luce naturale nelle prime ore del mattino, in modo da consolidare il ciclo del sonno.

Un altro consiglio degli esperti è quello di non utilizzare gli schermi video, prima di andare a letto. Infatti, la luce blu, emessa dagli apparecchi (cellulare, computer, Tv), interferisce con il rilascio della melatonina, l’ormone del sonno.

Il prossimo cambiamento di orario ci sarà a fine marzo, a meno che venga deciso diversamente. Infatti, la Commissione Europea ha deliberato che spetta ai singoli Paesi, entro il 2021, scegliere quale fuso orario adottare, e se mantenere il cambio di orario. Ma, in realtà, molti Stati (tra cui l’Italia) non hanno ancora preso una decisione definitiva.

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