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I Giovani imprenditori di Confartigianato Marche, tornati a riunirsi in presenza per la Giunta nazionale, hanno  gettato le basi per importanti progetti. Perchè  vogliono contribuire a costruire un futuro per le nuove generazioni. Vogliono rafforzare il rapporto tra il sistema scolastico e il mondo del lavoro. Vogliono sostenere la creazione di attività economiche favorendo la trasmissione d’impresa e il ricambio generazionale. Sono pronti, insomma, a guidare il cambiamento e la ripresa. Gli “imprenditori giovani” nelle Marche sono circa 12.000.

I progetti per le Marche

Uno dei temi affrontati è quello della formazione.  “Riteniamo necessario, oggi più che mai – ha dichiarato Emanuele Conforti, presidente dei giovani imprenditori  di Confartigianato – inserire l’educazione all’imprenditorialità nei percorsi formativi. Così come indicato anche dalla Commissione europea.  Si tratta di sviluppare nelle nuove generazioni un insieme di competenze generali applicabili in tutti gli ambiti della vita. E non semplicemente di come imparare a gestire un’impresa”.

Gli under 35 di Confartigianato si candidano come testimonial della cultura d’impresa nelle scuole di ogni ordine e grado. Vogliono far conoscere le opportunità del mondo del lavoro e delle imprese ‘a valore artigiano’ e aiutare i giovani ad acquisire le competenze necessarie per raccogliere le sfide di un’economia globalizzata e rivoluzionata dalle tecnologie digitali.

Il paradosso dei nostri giorni è sotto gli occhi di tutti: abbiamo un tasso di occupazione giovanile del 30,2%  a fronte di un’elevata difficoltà delle imprese a reperire manodopera. Con il 33,6% delle figure professionali che risulta di difficile reperimento, sul mercato del lavoro.

“Va inoltre sottolineata – aggiunge Barbara Tacconelli, responsabile regionale dei GI –  la necessità di favorire la trasmissione d’impresa per non disperdere il patrimonio economico e di competenze professionali. Chiediamo di concentrare l’attenzione sul passaggio generazionale in cui c’è un grande valore di cultura produttiva che deve essere preservato e rilanciato dai giovani. Sostenendo e facilitando il passaggio di testimone a chi, erede del titolare o dipendente, vuole rilevare l’impresa. Anche in questo caso c’è molto da cambiare. Infatti, secondo una rilevazione di Confartigianato, il 51,3% delle imprese segnala la presenza di fattori di ostacolo. Tra questi prevalgono le difficoltà burocratiche, legislative e/o fiscali”.

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