Articolo
Testo articolo principale

Aeroporto delle Marche – A.I.A. (Ancona International Airport) ha notificato ai lavoratori le lettere di licenziamento. Le organizzazioni sindacali avevano chiesto il prolungamento delle sospensioni dal lavoro utilizzando gli ammortizzatori sociali. Richiesta avanzata anche in relazione alla politica di sostegno governativa per un settore, quello passeggeri, in forte crisi.

Sciopero dei lavoratori dell’aeroporto

Le organizzazioni sindacali hanno proclamato uno sciopero di 4 ore per  venerdì 26 novembre. Contestualmente anche un sit-in dalle 11.30 alle 13.00 sotto la sede della Regione Marche.  Sciopero e sit-in  “devono servire – scrivono in una nota congiunta FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTIa scuotere la politica regionale, troppo debole e ancora troppo avvolta nel torpore di un lungo ed inspiegabile sonno”. Perchè, prosegue la nota: “la Regione Marche è sì il socio di minoranza.  Ma è anche il proprietario dell’infrastruttura, é l’istituzione che rappresenta il Governo del territorio regionale: un interlocutore che non può essere snobbato”.

Nel 2020, i sindacati avevano condiviso la conclusione della procedura di mobilità per il personale in eccedenza prevedendo misure diversificate come incentivazione all’esodo e ricollocazioni.

Ma nei giorni scorsi A.I.A. ha iniziato a notificare altre lettere di licenziamento, oltrepassando i limiti stabiliti dagli accordi sindacali esistenti.

I sindacati ritengono che la Regione non possa “concedere al fondo inglese di agire indisturbato. Specialmente dopo che lo stesso ente ha continuato a investire con risorse pubbliche sullo sviluppo del trasporto aereo”. Perchè sarebbe “come dire che il pubblico investe in una azienda che fa licenziamenti, nonostante i fondi pubblici”.

E ricordano, le organizzazioni, “che in totale saranno 13 i milioni che la collettività marchigiana investe per lo sviluppo del turismo nella regione”.

Le richieste al Presidente della Regione Marche

FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI si rivolgono direttamente al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

“Per questo motivo – si legge nella nota – il sindacato si rivolge direttamente al Presidente Acquaroli, che ha le deleghe al porto, aeroporto e interporto. Per chiedere se la politica tanto sbandierata sull’intermodalità, sui collegamenti della nostra regione si faccia soprattutto sulle aspettative dei lavoratori con i licenziamenti e la precarizzazione dei posti di lavoro e non sul rilancio del settore aereo che non può essere svincolata dal mantenimento di una occupazione di elevata professionalità. […] L’assessore al Lavoro ha ammesso di non essere riuscito a convincere il socio di maggioranza.

Allora il sindacato si chiede: quale ruolo vuole svolgere la Regione sul proprio territorio, di suddito oppure di decisore di pari dignità con il socio di maggioranza? Riteniamo che la Regione deve pretendere di più dal gestore di una infrastruttura pubblica come lo scalo dorico che, oltre allo sviluppo del traffico passeggeri e del cargo, è al centro dell’interesse del gruppo Amazon”.

Le organizzazioni sindacali hanno inviato una richiesta di incontro al presidente Acquaroli per chiedere il rispetto degli impegni che la Regione si era assunta nei confronti delle maestranze dell’ex Aerdorica.

Leggi anche Opera inedita di Romolo Murri presentata a Gualdo.

TAG: , , , , , ,