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Cucina e ricette sempre valide, anche per Natale. Un regalo gradito a tutti gli appassionati del cibo e delle sue fasi di preparazione. Il libro “La cucina ascolana” Di Paola Martemucci, essenze di vita che si raccolgono tutte in un unico libro.

La cucina ascolana a Natale

Da due vecchi quaderni ben custoditi in un cassetto della madia, inizia un viaggio alla riscoperta delle radici e delle tradizioni dell’antica cucina ascolana. Un viaggio fatto di sapori, aromi, immagini che condurrà il lettore ascolano in un mondo purtroppo quasi dimenticato. Inoltre il lettore forestiero farà conoscenza delle specialità culinarie della terra picena, attraverso un racconto cadenzato dall’avvicendarsi delle stagioni e delle festività. Oltre i fornelli, oltre i soliti libri di ricette, oltre le mode emergono i tempi, gli affetti, la tradizione, il piacere. Essenze di vita che si raccolgono tutte in un unico tempio: la cucina.

Il racconto, cadenzato dall’avvicendarsi delle stagioni e delle festività, trascina oltre i fornelli. I cibi tradizionali sono cibi e piatti che vengono tramandati di generazione in generazione. Preparazioni e pietanze che sono state consumate per molte generazioni. I cibi e i piatti tradizionali sono di natura tradizionale e possono avere un precedente storico in un piatto nazionale, regionale o locale.

Dal timballo alle pallette

Il timballo da generazioni caratterizza i preparativi per le giornate di festa. Una lasagna priva di besciamella e con ragù di solo manzo. La sua composizione impegnava le nonne e tutti gli aiutanti nelle cucine per diversi giorni. Il piatto veniva portato a tavola dopo gli aperitivi e magari come doppio primo piatto dopo il brodo. Precedeva il famoso fritto misto all’ascolana.

Piatto più celebre della cucina ascolana e simbolo della sua tradizione culinaria sono senza dubbio le olive all’ascolana. La sua composizione si basa da sempre sulla varietà dell’Oliva Ascolana del Piceno, già conosciuta e ricordata da Catone, Plinio, Marziale e Petronio. Fu apprezzata anche da Sisto V, Giuseppe Garibaldi e dai compositori Gioachino Rossini e Giacomo Puccini. 

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