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Il presidente della Sezione ascolana di Italia Nostra, Gaetano Rinaldi, ha scritto una lettera al sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo. Oggetto della missiva il cantiere di via San Giacomo 19, a Porto d’Ascoli. La medesima lettera è stata indirizzata al Soprintendente Marche Sud e ai Presidenti nazionale e regionale di Italia Nostra. Nonchè alle associazioni culturali e di tutela e agli organi di informazione.

Riportiamo integralmente la lettera ricevuta dal Presidente della sezione “William Scalabroni” di Italia Nostra.

Lettera al Sindaco di San Benedetto del Tronto

“E’ stato segnalato che in via San Giacomo 19 a Porto d’Ascoli è stato avviato un cantiere per la costruzione di un edificio residenziale di quattro piani  su un lotto di terreno dove prima insisteva una villetta di 2 piani allineata lungo la strada alle altre costruzioni spostando l’edificio quasi direttamente a contatto dell’arenile e a non più di 30/35 metri dal mare, occupando un preesistente spazio libero ricco di vegetazione.

Può darsi che si tratti di una costruzione legittima e regolarmente autorizzata. Ma è proprio questo l’aspetto inquietante della vicenda.

Infatti si continua imperterriti a favorire la proliferazione edilizia che già tanti danni ha arrecato alla incantevole e fortunata Riviera delle Palme.

Basti ricordare quanto è accaduto quando si è completato il fantastico lungomare della città rivierasca. Mentre il primo tratto sino all’altezza del vecchio camping aveva una larghezza stupefacente con una ricca lussureggiante vegetazione. Ed era caratterizzato dalla presenza di eleganti pregevoli villette di stile liberty, di cui purtroppo si deve lamentare la progressiva distruzione. Nel tratto verso sud non apparve vero spostare il viale verso l’arenile riducendo in termini esiziali la sua larghezza. Per giunta facendo costruire ai margini edifici di altezza spropositata a breve distanza l’uno dall’altro, così da comporre una quinta quasi impenetrabile.

Arrivati poi alla rotonda di Porto d’Ascoli non si pensò due volte a interrompere  il fantastico lungomare permettendo la costruzione degli edifici proprio a ridosso dell’arenile.

Queste scelte dissennate forse hanno arrecato danni irreparabili allo stesso clima delle riviera impedendo il regolare gioco delle correnti a causa della vera e propria muraglia degli edifici costruiti.

Ora per la nuova costruzione autorizzata si ripeteranno probabilmente i danni di tipo climatico che si sono verificati per le costruzioni realizzate a ridosso del lungomare. Al di là dei danni arrecati al valore paesaggistico del sito.

Si ritiene di segnalare l’accaduto affinché si faccia il possibile per ridurre in termini accettabili i probabili danni che potrebbero essere arrecati da questa nuova costruzione.  Accertando in primo luogo la piena regolarità della pratica. Se si sia tenuto conto, per esempio, di tutte le norme che regolano il rispetto dei valori paesaggistici. Nonchè di tutte le norme di sicurezza sicuramente presenti in siti troppo prossimi alla battigia.

Un invito, infine, alla nuova amministrazione di San Benedetto.

Nella città rivierasca si è già costruito tanto. Si cerchi di salvare gli ultimi angoli liberi e si facciano tutti gli sforzi possibili per avviare un progressivo avveniristico piano di rigenerazione. O di “rammendo”, come sostiene il grande architetto Renzo Piano, di quanto sin qui costruito per valorizzare in maniera sistemica i valori di una terra fortunata esaltata dalla presenza di una straordinaria luminosità, di un clima mite e di una vegetazione lussureggiante.

E’ certo che se si farà questo sforzo per la Riviera delle Palme si potranno aprire nuove prospettive di un responsabile sviluppo del turismo di qualità che non si limiti a favorire la fruizione del breve periodo estivo  e dell’attività balneare e che possa durare, invece,  tutto l’anno.

La Sezione di Italia Nostra, dal suo canto, cercherà di fornire alcune  proposte e suggerimenti col documento in corso di elaborazione dedicato al progetto del Sistema Culturale delle Testimonianze di Civiltà delle Terre della Primavera Sacra e della Riviera delle Palme e al Parco Culturale ed Ambientale  della Riviera delle Palme individuato come modulo nel più complesso progetto del Sistema Culturale.

 Il Presidente della Sezione

prof. dott. Gaetano Rinaldi “

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