Articolo
Testo articolo principale

Economia marchigiana e posizioni della classifica. La Fondazione Aristide Merloni ha elaborato la Classifica delle principali imprese marchigiane, che ogni anno fa il punto sulle realtà più virtuose del territorio. La classifica è corredata di commenti sull’andamento economico e finanziario delle aziende. Il Covid19 ha influito notevolemente sull’economia regionale e sulle posizioni della classifica.

Economia marchigiana, Ariston Thermo si conferma in testa alla classifica

La Classifica delle principali imprese regionali considera le imprese appartenenti a tutti i settori di attività, con la sola eccezione degli istituti di credito. Sono censite le imprese che hanno sede operativa prevalente nelle Marche. Per le capogruppo sono considerati i valori del bilancio consolidato in quanto maggiormente rappresentativi delle effettive dimensioni aziendali.

La Classifica è guidata dalla Ariston Thermo, seguita da Conad Adriatico che per il primo anno supera il miliardo di Euro di vendite. Nel 2020 la Ariston è riuscita a contenere l’impatto della crisi con una contrazione delle vendite inferiore a quella media (-2,7%). In termini assoluti la crescita maggiore è stata realizzata da Conad Adriatico che sale per questo di una posizione. La società si è avvantaggiata del generale andamento favorevole delle vendite nel settore della grande distribuzione nel corso del 2020. L’incremento delle venditeè decisamente superiore a quello osservato nella media del settore.

Perde tre posizioni la Tod’s che nel 2020 ha registrato un significativo calo delle vendite (-30,4%). Si tratta di un calo che accomuna il comparto calzaturiero che nel confronto fra settori ha registrato la più marcata variazione negativa delle vendite. Il difficile andamento dell’intero comparto, già osservato negli anni precedenti, si è ulteriormente aggravato a seguito della crisi epidemiologica. Il brusco rallentamento registrato nel 2020 è evidente per le principali imprese calzaturiere della regione che presentano tutti segni negativi (TOD’S: -30,4%;
IMAC: -23,5%; B.A.G.: -19,7%).

Variazione dell’Export

L’impatto della crisi pandemica risulta notevole a livello di export. I dati registrati nel I semestre 2020 e 2021 risultano del tutto eccezionali rispetto a quelli degli esercizi precedenti. In generale si osserva un brusco calo delle esportazioni durante il primo semestre del 2020. Segue un successivo incremento nel primo semestre dell’anno in corso. Per effetto dell’emergenza sanitaria nel primo semestre 2020 l’export nel comparto della farmaceutica è aumentato del 40,7% nel confronto con il periodo pre-crisi. Invece, nel primo semestre 2021 il volume dell’export si è notevolmente ridotto.

Escludendo il settore della farmaceutica, il cui andamento è fortemente influenzato dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria, l’export manifatturiero regionale nel I semestre 2021 è risultato in aumento del 36,4% sul I semestre dell’anno precedente a fronte del brusco calo che era stato registrato fra il I semestre 2020 e quello del 2019 (-27,6%).

TAG: , , , ,