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Le Associazioni artigiane dell’edilizia (Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai Edilizia) e i sindacati di categoria (Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil) hanno firmato il nuovo Contratto collettivo integrativo regionale per i lavoratori edili delle Marche.

Edilizia: il contratto collettivo integrativo regionale

Atteso dal 2018, il contratto presenta una sostanziale dotazione economica con l’aumento di istituti e prestazioni per i lavoratori e per le imprese della cassa edile CEDAM. La crescita nazionale è ancora più vigorosa nelle Marche: nell’edilizia regionale si registrano infatti anche importanti segnali per la ricostruzione post sisma.

L’aumento delle imprese (7%), delle ore lavorate (19%), degli operai (21%), delle masse salari (36%), oltre agli oltre 750 durc (*) di congruità rilasciati dalla CEDAM, confermano che il settore artigiano e della piccola impresa è vitale. E che sta rispondendo bene alle sfide. Basta pensare che nelle Marche sono attivi 1.615 icantieri per il solo 110%,  ciò equivale a 326.584.819 euro di investimenti messi a detrazione.

Alla parte economica si aggiunge una forte base normativa a beneficio di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Ma anche per tutela della legalità, attenzione alla formazione, all’emersione del lavoro irregolare e contrasto alla intermediazione illegale di manodopera. Si introducono nuove prestazioni per gli operai come il rimborso per la montatura degli occhiali e si implementano quelle già presenti (buoni libro-bonus nascita). Inoltre si confermano i parametri utili per l’erogazione del premio variabile della retribuzione (dai 35 ai 70 euro mensili circa).

Sono state previste anche premialità per le imprese virtuose che vantano attività senza infortuni sul lavoro e per quelle che favoriscono la formazione continua.

Le parti hanno condiviso l’impegno ad alzare la guardia sul tema degli infortuni sul lavoro. Questi ultimi sono stati 838 nelle Marche nel periodo che va da gennaio a ottobre, con un aumento di quasi il 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

(*) Durc: documento unico di regolarità contributiva

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