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I sindacati SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL delle Marche, insieme ad artisti e tecnici, manifestano preoccupazione per la situazione del settore dello spettacolo. E chiedono sostegni unitamente a politiche culturali urgenti per tutto il comparto.

Il comunicato dei sindacati delle Marche

“Dopo una fase di confronto positiva partita dall’emergenza pandemica del 2020 – si legge nella nota – e dopo una lunga trattativa sui sostegni regionali, a tutt’oggi non ancora erogati ai singoli artisti/tecnici, siamo ora in attesa di vedersi dispiegare gli effetti delle politiche di settore.

Abbiamo potuto verificare con piacere, che sono stati dedicati fondi perduti o bandi anche per settori attigui (ad esempio discoteche, divertimento e intrattenimento). Mentre siamo ancora in attesa di bandi dal 2021 e sostegni del 2020.

Peraltro in questo momento di grave crisi riteniamo che sia necessario riprendere con la Regione Marche il confronto per affrontare anche le seguenti tematiche:

·   realizzare un protocollo sulle buone pratiche contrattuali, che porti alla normalizzazione e regolamentazione dei rapporti di lavoro. Soprattutto quando le attività vengono finanziate dallo Stato/Regione.

·  Confronto sulla legge regionale dello spettacolo (sui vari investimenti, sulle istituzioni, commissioni, osservatori).

·  Politiche attive per la ripresa delle attività attraverso progetti di investimento e  sviluppo  (“Cura Teatri”), nostre elaborazioni che non hanno ancora visto un confronto di merito.

Per tutte queste ragioni, SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL delle Marche ritengono di dover ripartire urgentemente dal tavolo istituzionale. Per consolidare i risultati raggiunti e per riavviare il confronto sulla politica regionale culturale.

Serve uno sforzo straordinario da subito di tutte le parti per ricreare le condizioni per il rilancio del settore dello spettacolo, in un momento che vede i lavoratori misurarsi con una nuova fase di incertezza e precarietà in relazione al riproporsi del periodo pandemico.

E’ assolutamente necessario sostenere il settore in modo serio e repentino, perché torni a svolgere un ruolo essenziale per lo sviluppo economico e sociale della nostra Regione.

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL”

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