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Il green pass è stato bocciato dal Consiglio d’Europa. La notizia è riportata dal Fatto quotidiano che titola “Il Consiglio d’Europa boccia i lasciapassare: “Sono discriminatori”. E aggiunge “L’obbligo di vaccinazione, introdotto (formalmente o surrettiziamente) nella maggior parte dei Paesi europei, viene messo sotto accusa nelle più alte istanze internazionali”.

La notizia è certamente di quelle destinate a far discutere. Soprattutto in Italia, Paese nel quale molti cittadini sono stati sospesi dal lavoro senza stipendio perchè non in possesso del green pass. Paese nel quale molti cittadini sono notevolmente limitati nell’esercizio dei loro diritti, anche fondamentali.

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L’aula dove si riunisce il Consiglio d’Europa, a Strasburgo

Consiglio d’Europa: cos’è

Chiariamolo subito: il Consiglio d’Europa NON E’ un organo dell’Unione Europea. E’ invece un’organizzazione internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani. In realtà, è la principale organizzazione internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani in Europa.

Ne fanno parte 47 Stati, tra questi 27 sono anche membri dell’Unione europea (l’UE è composta da 28 Stati). Il Consiglio ha sede a Strasburgo, nel Palazzo d’Europa.

Tutti gli stati membri sono firmatari della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, trattato concepito per proteggere e difendere i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.

L’Italia fa parte a tutti gli effetti del Consiglio d’Europa. Ovviamente è anche firmataria della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Consiglio d’Europa: green pass discriminatorio

Sempre il Fatto quotidiano scrive che il Consiglio d’Europa a fine gennaio ha approvato a larga maggioranza un documento che mette sotto accusa l’utilizzo del green pass per “punire i non vaccinati“.

E nello stesso rapporto gli Stati vengono esortati a “informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole”. Non solo: nel documento gli Stati vengono esortati anche a “garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato”.

In sostanza, secondo il report, il concetto di green pass è “contrario alla scienza” poichè si è in una situazione in cui i dati sull’efficacia dei vaccini nel ridurre la contagiosità sono carenti. Così come sono carenti i dati sulla durata dell’immunità acquisita.

Il Consiglio d’Europa, stando così le cose, ha di fatto bocciato senza appello i decreti del governo Draghi. Decreti che discriminano in modo incontestabile i non vaccinati con divieti volti alla “prevenzione del coronavirus SarsCov2”.

Va precisato che il giudizio del Consiglio d’Europa non è vincolante.

Marche: l’intervento dell’assessore regionale Giorgia Latini

L’assessore della Regione Marche Giorgia Latini è intervenuta sulla vicenda del “green pass discriminatorio” con un post sulla sua pagina Facebook. Lo ha fatto proprio richiamando la pronuncia del Consiglio d’Europa. Riportiamo il testo del post.

GREEN PASS DA ABOLIRE
Da più parti si sta alzando l’ipotesi di rendere il green pass obbligatorio ancora a lungo. Noi diciamo no.
La Lega non è mai stata d’accordo con il certificato verde sui luoghi di lavoro e intanto in Consiglio dei ministri non ha votato il green pass per i minorenni.

Abbiamo raggiunto un’elevata percentuale di vaccinati, allungare l’obbligatorietà del certificato verde non avrebbe ragione. Servono misura e buonsenso.

Anche il Consiglio d’Europa ha bocciato l’utilizzo delle certificazioni per punire i non vaccinati: gli Stati vengono esortati a garantire che nessuno sarà discriminato se non vaccinato”.

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