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La giunta della Regione Marche ha approvato una delibera di notevole importanza per la programmazione sanitaria in attuazione del PNRR  e in tema di Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale. E ha definito anche il quadro degli investimenti.

Il Piano è stato presentato ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente Francesco Acquaroli, del vicepresidente Mirco Carloni e degli assessori Filippo Saltamartini, Francesco Baldelli, Stefano Aguzzi e Guido Castelli.

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Regione Marche: la conferenza stampa

“ Si tratta di un passaggio molto importante per disegnare il futuro della sanità marchigiana – ha esordito il presidente Francesco Acquaroli. – Poichè destiniamo risorse a progetti specifici e molto significativi per i territori. È una mole ingente di risorse per riqualificare servizi, ridisegnare la rete ospedaliera e territoriale marchigiana e assicurare i bisogni di salute. Riequilibrando l’offerta sul territorio.

Sono cifre rilevanti che in questa fase sono state destinate ad alcune infrastrutture e servizi ma ciò non significa tagliare fuori alcune zone.

Anzi: ci stiamo già impegnando a intercettare nuove risorse per coprire al massimo grado le esigenze della sanità per la quale, come sappiamo, ci vorrebbero risorse infinite. Stiamo individuando opportunità di recuperare risorse anche attraverso una riorganizzazione della spesa sanitaria e dei costi delle Aziende ospedaliere. Ma va sottolineato che l’approvazione dell’atto programmatorio di oggi costituisce un traguardo importantissimo”.

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“In 14 mesi siamo stati in grado di rispondere alla domanda di sanità di prossimità come ci avevano chiesto i cittadini – ha evidenziato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. – E’ stato fatto un grande lavoro da parte di dirigenti sanitari, organismi sociali, ordini professionali, enti locali. C’è stata una forte concertazione e interlocuzione con i territori. Tutto ciò, per effettuare una ricognizione e identificazione dei siti idonei dove attivare Case della Comunità (CdC), Ospedali di Comunità (OdC) e Centrali Operative Territoriali (COT). Tutte strutture previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si concentra appunto sul potenziamento e sulla creazione di presidi che rappresentino il riferimento territoriale per la presa in carico del bisogno di salute dei cittadini. 

Avremo a disposizione oltre 68 milioni di euro per la sanità territoriale,  riconosciuta come l’anello mancante tra rete ospedaliera e strutture per acuzie.

Il segmento intermedio per omogeneizzare i servizi. Ci aspettano mesi impegnativi con scadenze pressanti e tempi di realizzazione stringenti, ma oggi con orgoglio presentiamo questo programma che sarà integrato con altri 27 milioni destinati ai macchinari elettromedicali e alla strumentazione tecnologica. L’ulteriore passo avanti sarà affrontare a livello nazionale la questione della carenza di personale. Innanzitutto abolendo il numero chiuso a Medicina, incentivando le borse di studio ed eliminando le incompatibilità”.

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Regione Marche: la delibera

Ladelibera inciderà sulla programmazione sanitaria per lo sviluppo dell’assistenza territoriale prevista dal PNRR. Prevede, infatti, il potenziamento e la riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali. In particolare nella misura che riguarda le Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale

Nello specifico, il PNRR identifica due tipologie di strutture: gli Ospedali di Comunità (OdC) e le Case della Comunità (CdC).

La Casa della Comunità è un modello organizzativo che rende concreta l’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento. È, infatti, il luogo fisico al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e socio-sanitaria.

Nella casa di Comunità un ruolo fondamentale è assolto da team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di comunità. E altri professionisti non solo afferenti al sistema sanitario ma anche al sistema sociale.

La compresenza di questi professionisti, lo sviluppo di un’adeguata struttura informatica che consenta l’interazione, la possibilità di erogare prestazioni di specialistica di primo livello e servizi a supporto dell’utenza fragile, ne fanno un punto di riferimento continuativo per la popolazione. Garantendo promozione della salute, prevenzione e presa in carico dei bisogni.

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Il PNRR prevede infine di affiancare a Case e Ospedali di Comunità le Centrali Operative Territoriali (COT.

Le COT sono uno strumento organizzativo innovativo che svolge una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadino/paziente. Nonchè di raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale.

La ricognizione condotta dalle strutture regionali e dall’ASUR ha individuato:

♦ 29 siti da destinare CdC, per un importo di 42.494.802,81.
♦ 9 siti da destinare a OdC, per un importo di 23.178.983,35.
♦ 15 siti da destinare a COT per un importo di 2.596.125,00.

Marche, Area Vasta 1 – Pesaro Urbino

Mombaroccio – Casa della Comunità, € 3,6 mln.

Pesaro Galantara – Ospedale della Comunità e COT, € 2,5 mln.

Cagli – Casa della Comunità € 0,5 mln; Ospedale di Comunità € 6,5 mln.

Urbino – COT

Fano – COT

Mondolfo – Casa della Comunità, € 0,4 mln.

Fossombrone – Casa della Comunità, € 0,7 mln.

Marche, Area Vasta 2 – Ancona

Senigallia – COT

Corinaldo – Casa della Comunità, € 3,2 mln.

Filottrano – Casa della Comunità, € 1,2 mln.

Jesi – Casa della Comunità, € 0,5 mln; Ospedale di Comunità € 7 mln e COT.

Cingoli – Casa della Comunità, € 0,3 mln.

Fabriano – Casa della Comunità, € 1,1 mln e COT.

Ancona – 2 Case della Comunità, € 3,8 mln e COT.

Chiaravalle – Casa della Comunità, € 2 mln; Ospedale della Comunità, € 0,2 mln.

Loreto – Casa della Comunità € 2 mln; Ospedale di Comunità, € 0,2 mln.

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Marche, Area Vasta 3 – Macerata

Civitanova Marche – Casa della Comunità, € 3,8 mln e COT.

Recanati – Casa della Comunità, € 5,1 mln.

Corridonia – Casa della Comunità, € 1 mln e Ospedale di Comunità, € 1,7 mln.

Macerata – Casa della Comunità, € 1,8 mln e COT.

Treia – Casa della Comunità, € 0,2 mln; Ospedale di Comunità, € 0,8 mln.

Camerino – Casa della Comunità, € 1,8 mln.

San Severino Marche – Casa della Comunità, € 2 mln e COT.

Marche, Area Vasta 4 – Fermo

Fermo – COT

Montegranaro – Casa della Comunità, € 2 mln e COT.

Petritoli – Casa della Comunità, € 1,5 mln.

Porto San Giorgio – Casa della Comunità, € 2,2 mln.

Sant’Elpidio a Mare – Casa della Comunità, € 2,4 mln.

Marche, Area Vasta 5 – Ascoli Piceno

San Benedetto del Tronto – Casa della Comunità, € 4,3 mln; Ospedale di Comunità, € 2 mln e COT.

Ascoli Piceno – Casa della Comunità, € 0,2 mln; Ospedale di Comunità, € 2,7 mln e COT.

Acquasanta Terme – Casa della Comunità, € 0,1 mln.

Comunanza – Casa della Comunità, € 0,7 mln.

Offida – Casa della Comunità, € 0,1 mln.

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Marche: Masterplan edilizia ospedaliera

L’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli è entrato nel merito dell’aggiornamento del Masterplan per l’edilizia ospedaliera di propria competenza. Masterplan che aggiunge oltre 157 milioni di euro a quanti già programmati nei mesi scorsi, portando a 923 milioni di euro i fondi per 50 interventi di edilizia ospedaliera.

“Un investimento storico – ha commentato – distribuito in maniera equanime su tutto il territorio regionale. Senza distinzione tra costa e territori interni, tra piccole e grandi città. Un cambio di rotta epocale che cancella la scelta della precedente giunta che prevedeva la centralizzazione dei servizi ospedalieri in strutture uniche provinciali. E che sceglie invece un sistema sanitario policentrico. Un nuovo sistema che, giorno dopo giorno, sta prendendo sempre più forma con atti concreti. E che, da qui ai prossimi anni, assicurerà ai marchigiani servizi e strutture qualitativamente adeguati nel territorio”.

Alcuni dei 50 interventi, ai quali vanno aggiunti altri 34 interventi di adeguamento determinati da emergenza covid-19.

3 nuovi ospedali: Pesaro, Macerata, San Benedetto del Tronto.

6 nuove strutture per le emergenze: Urbino, Fano, Senigallia, Fabriano, Civitanova Marche, Senigallia.

3 nuovi ospedali di comunità/hospice: Cagli, Fano, Tolentino.

4 nuovi ospedali in corso di esecuzione: Salesi, Inrca, Fermo, Amandola.

1 ristrutturazione integrale.

33 riqualificazioni di strutture sanitarie e ospedaliere esistenti.

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