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C’è il rischio, concreto, che sia più conveniente spegnere i motori anziché continuare a viaggiare. Rabbia e amarezza crescono di giorno in giorno negli autotrasportatori marchigiani. Un settore, vale la pena di ricordarlo,  fondamentale per tutta l’economia: dell’Italia, dell’Europa. Solo nelle Marche si contano 4.000 imprese e più di 12.000 addetti, secondo le stime di Confartigianato Trasporti.         

Il summit di Confartigianato Trasporti

Il presidente di Confartigianato Trasporti Marche e membro Unatras Elvio Marzocchi è seriamente preoccupato. Da un anno e mezzo le imprese sono alle prese con il rincaro dei carburanti, perchè gli aumenti vertiginosi delle materie prime, di luce e gas, dicui tutti parlano riguardano anche il gasolio per autotrazione. Gasolio che è ancora il carburante più diffuso, ma anche l’additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il GNL (gas naturale liquefatto).

Si parla di aumenti generalizzati di oltre il 25% in un anno, mentre il GNL è triplicato. I maggiori costi che l’autotrasporto non possono essere ribaltati sui committenti, perciò finiscono per scaricarsi interamente sui già ristretti margini di profitto delle aziende.

Il prezzo del diesel alla pompa un anno fa era di circa 1,35 al litro: oggi è pari a circa 1,65 euro (+ 22,3%). Prendendo come riferimento la percorrenza media annua di un mezzo pesante di 100 mila km, considerato che fa circa 3,3 km al litro, si comprende che in soli 12 mesi l’aggravio di costo è di migliaia di euro per ogni automezzo.

Sabato 19 febbraio, alle 10.00, Confartigianato Traporti Marche terrà un summit per decidere se andare al fermo dei mezzi.

“In una situazione di forte crisi come quella attuale – dichiara Giampaolo Calcabrini, vicepresidente di Confartigianato Trasporti Marche e membro del Comitato di presidenza nazionale – sarebbe stato necessario fornire soluzioni immediate. Avremmo voluto risposte precise e concrete. Valutaremo insieme e assumeremo le  iniziative necessarie e conseguenti allo stato di crisi in cui versa il settore. Una situazione che il Governo sembra non aver ancora compreso”.

“Confartigianato Trasporti aveva avvertito per tempo dei danni che si sarebbero abbattuti sul mondo dell’autotrasporto con il rincaro dei carburanti. Avevamo proposto alcune misure emergenziali. Purtroppo – conclude Gilberto Gasparoni, segretario generale di Confartigianato Marche – le nostre proposte non sono stati recepiti dal Governo in Legge di Bilancio. Sono cadute nel vuoto, con tutti gli effetti drammatici  che adesso vivono le imprese di autotrasporto”.

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