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La vicenda  della localizzazione dell’ospedale di 1° livello in Area Vasta 5 vede ogni giorno un nuovo intervento da parte dei politici.

Dopo l’annuncio del sindaco Antonio Spazzafumo “l’ospedale di 1° livello si farà a San Benedetto”, era arrivata la replica del consigliere regionale Andrea Antonini. (leggere qui).

In seguito sono arrivati i chiarimenti offerti dall’assessore regionale Guido Castelli. (leggere qui).

Poi è stato il Comitato civico “A & P” a diffondere una nota. Nella stessa, le affermazioni dei sindaci di San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno venivano etichettate come “fantasiose”. E nel commentare le dichiarazioni del sindaco Marco Fioravanti, si sottolineava che era “per la verità apparso nei suoi interventi un po’ confuso”. (leggere qui).

Oggi riportiamo il comunicato stampa del consigliere comunale di Ascoli Piceno Emidio Premici.  Premici è un consigliere di maggioranza e si getta nella mischia per difendere il sindaco Marco Fioravanti.

Ospedale di 1° livello: la nota del consigliere comunale Emidio Premici

ospedale emidio premici

Il consigliere comunale di maggioranza Emidio Premici – gruppo consiliare ‘Noi di Ascoli’

“Come si può accusare chi porta al Mazzoni 18 milioni e corsi universitari e lotta per la robotica chirurgica? Forse si dimentica chi ha governato il sistema negli ultimi 50 anni…

Come può una parte politica che ha governato da sempre e ininterrottamente la Sanità dare al centrodestra la paternità di così tante crepe nel sistema solo per pochi mesi di mandato?

Il benessere dei cittadini e il loro diritto ad essere curati, specie in un periodo dove il covid ha purtroppo accantonato l’attenzione verso tante serie patologie, meritano di non vedere uno stucchevole botta e risposta sulla sanità locale.

Ma c’è un limite a tutto: e gli ascolani non vanno presi in giro.

Mi chiedo: come si può accusare il centrodestra di non impegnarsi a reperire fondi per la sanità locale quando è grazie all’impegno del sindaco Marco Fioravanti e alle sue richieste se 18 milioni di euro del Masterplan sull’edilizia ospedaliera saranno destinati all’ospedale ‘Mazzoni’, alla sua riqualificazione ed efficienza energetica e alla riqualificazione del Pronto Soccorso?

E come si può accusare di ‘navigare a vista’ sul tema se per la prima volta nella storia la città di Ascoli ospita il corso di laurea in Fisioterapia e una clinica universitaria come quella di urologia, senza dimenticare lo sviluppo del corso di infermieristica?

Deve essere solo da modello l’impegno del sindaco che, ritrovandosi un sistema impoverito dalle scellerate gestioni di tanti decenni, chiede con forza di dotare il nostro ospedale della robotica chirurgica che permetterebbe a tante eccellenze nostrane di esprimersi al meglio.

I consiglieri di opposizione, in Comune e in Regione, mi ricordano tanto il lupo della celebre favola di Esopo, il quale accusava l’agnello di sporcare la sua acqua pur stando più alto di lui.

Ecco, contro chi così spudoratamente mente pur sapendo di aver governato per decenni la sanità ascolana, ahimé, non c’è difesa che regga. Ma solo tanta rabbia e tristezza.

La sinistra ha governato la Regione fin dalla sua nascita (1970!). Ed è dalla riforma del Titolo V della Costituzione che la gestione sanitaria è competenza pressoché esclusiva di tale ente.

Con quale faccia si dà la colpa ad un centrodestra che è lì da poco più di un anno?

La cosa è di per sé grottesca. Fa ancor più sorridere quando si viene a sapere che, pensando di suffragare la propria tesi (sigh!), alcuni esponenti del Pd citano un articolo di giornale dal titolo ‘Il Piceno è la Cenerentola sulla Sanità’ sulla carenza di servizi e posti letto.

Peccato che il pezzo riporti uno studio di Fondazione Carisap e dell’Università Politecnica delle Marche con dati riferiti al 2019 e 2020.

Un ulteriore marchio del fallimento della sinistra sulla sanità del Piceno e l’ennesima occasione sprecata per rimanere in silenzio.

Sull’ospedale unico sarebbe troppo facile parlare.

Ricordo solo un episodio: chi oggi rivendica quella scelta e si è candidato al Consiglio regionale è lo stesso
che aveva messo in dubbio l’intero progetto nell’ultima propaganda elettorale.

C’è un limite a tutto.

Basta alle prese in giro verso i cittadini e collaboriamo insieme per dare un servizio sanitario degno dei bisogni della gente”.

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