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Le Marche sono all’avanguardia nella cura dei pazienti affetti da coronavirus SARS-CoV-2. La Giunta regionale, infatti, ha approvato una delibera per mettere in campo 84 medici specialisti che interverranno nelle terapie domiciliari.

Marche: il coronavirus si cura a casa

La delibera è stata approvata dalla Giunta regionale oggi, mercoledì 23 febbraio, su proposta dell’assessore alla sanità Filippo Saltamartini.

Come dicevamo, i medici specialisti a disposizione per la cura domiciliare dei malati da coronavirus SARS-CoV-2 sono 84.

Nel dettaglio, saranno così distribuiti:

AOU Ancona: 4 infettivologi, 2 pneumologi, 2 internisti, 2 neurologi, 2 pediatri.
AO Marche Nord: 2 internisti; 1 pneumologo, 1 infettivologo.
INRCA: 1 internista, 1 cardiologo, 1 pneumologo, 1 geriatra, 1 fisiatra, 1 nefrologo.

ASUR Marche:

3 internisti, 2 cardiologi per Area Vasta 1.
9 internisti, 5 cardiologi, 4 neurologi per Area Vasta 2.
3 pneumologi, 5 cardiologi, 4 neurologi, 3 infettivologi, 3 internisti per Area Vasta 3.
2 cardiologi, 3 internisti, 2 neurologi per Area Vasta 4.
3 pneumologi, 4 cardiologi, 4 neurologi, 3 internisti per Area Vasta 5.

L’assessore Saltamartini ha incaricato gli uffici del Servizio sanitario regionale di definire un protocollo per regolamentare la collaborazione tra medici ospedalieri e medici delle cure primarie.

Il protocollo definirà le modalità e i criteri per fornire ai medici delle cure primarie che agiscono a domicilio dei pazienti affetti da coronavirus, il supporto dei medici specialisti di varie branche messi a disposizione dalle Aziende Sanitarie e/o Ospedaliere della Regione Marche.

Le modalità organizzative per garantire questo supporto possono includere sia il teleconsulto anche in videoconsulenza sia, qualora ritenuto necessario, una consulenza.

Il teleconsulto è un’indicazione di diagnosi e/o di scelta di una terapia senza la presenza fisica del paziente. Si tratta di un’attività di consulenza a distanza che consente a un medico di cura primaria di chiedere una “second opinion” ad uno o più medici specialisti. Naturalmente in ragione della loro specifica competenza.

I soggetti abilitati ad attivare il teleconsulto e la visita di consulenza a domicilio sono i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i medici delle USCA.

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I commenti

“Le cure domiciliari sono innanzitutto una richiesta che ci viene rivolta dal territorio – ha specificato il presidente della Regione Marche Francesco  Acquaroli. – Specialmente da coloro che vivono con apprensione l’avvicinarsi dell’autunno e dell’inverno. In questo modo potremo evitare l’ospedalizzazione ed essere comunque vicini ai cittadini contagiati nelle loro case. Vogliamo consolidare il legame di cura tra struttura sanitaria e territorio, legame finalizzato a una gestione clinica a domicilio sempre più tempestiva, appropriata ed efficace dei pazienti affetti da covid-19. Inoltre è una strategia determinante per far sì che i nostri ospedali possano tornare ad occuparsi di tutte le altre patologie”.

“Mettiamo a disposizione tutte le risorse a nostra disposizione per combattere la pandemia – ha proseguito l’assessore Filippo Saltamartini -. E’ possibile ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e residenziali territoriali gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate. Si è imposta perciò la necessità di elaborare, sulla base della letteratura scientifica e dell’esperienza clinica maturate nel corso dell’epidemia, le indicazioni operative più aggiornate sulla gestione del paziente a domicilio.

Questo anche in termini di teleconsulto e telemedicina.

Ferma restando la centralità del medico di famiglia o pediatra di libera scelta che, conoscendo le patologie pregresse, i fattori di rischio e il contesto socioambientale del paziente, può intervenire prescrivendo i farmaci più appropriati con un timing corretto. La stretta collaborazione tra specialisti, medici delle cure primarie e il personale delle USCA ha una importanza cruciale. Il medico di medicina generale si occupa dell’anamnesi, l’Usca interviene a domicilio e, in base a patologie, sintomi e fase della malattia, viene coinvolto uno specialista per la terapia da adottare”.

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