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La Regione ha attivato lo Sportello marchigiano per il microcredito imprenditoriale. E’ rivolto a chi, volendo avviare o potenziare un’attività d’impresa o di lavoro autonomo, ha difficoltà di accesso al tradizionale credito bancario.

Prevede una dotazione finanziaria di circa 8 milioni di euro. A seguito di una procedura di gara, viene erogato da Fidipersona e dalla Fondazione Ottavio Sgariglia-Dalmonte. Queste ultime raddoppiano, nel triennio, la dotazione regionale di 3,83 milioni di euro.

L’obiettivo della Regione è fornire una risposta finanziaria immediata e veloce agli imprenditori più piccoli e fragili. Quelli esposti alle ricadute economiche accentuate dell’emergenze in corso.

“Quella che viviamo è sicuramente una delle fasi più complicate dal dopoguerra a oggi – ha evidenziato il presidente Francesco Acquaroli. – Prima la crisi del 2008, poi le sanzioni introdotte a seguito dell’annessione della Crimea, il terremoto, la pandemia. E gli attuali scenari ucraini: tutto sta diventando sempre più complicato. A soffrire di più, sul lato economico, sono le piccole e medie imprese che spesso non trovano un interlocutore per le proprie necessità. Iniziative come questa della Regione Marche hanno il merito di sostenere la struttura portante del nostro sistema economico. E di muoversi nella direzione richiesta dagli imprenditori”.

“Il tessuto imprenditoriale delle Marche è prevalentemente composto da piccole imprese – ha rimarcato l’assessore al bilancio Guido Castelli. – Il problema della dimensione aziendale può determinare difficoltà di accesso al credito per la più complessa condizione di bancabilità che determina. Abbiamo perciò ritenuto doveroso investire sulle opportunità offerte dal microcredito imprenditoriale. Si caratterizza non solo per le condizioni di particolare flessibilità, ma perché si fonda su un’assistenza garantita dai gestori dei fondi”. Castelli ha stimato in “circa 400 le piccole e piccolissime imprese che avranno la possibilità di accedere a prestiti a tassi assolutamente agevolati”.

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Marche: come funziona il microcredito

L’agevolazione consiste in un finanziamento a un tasso conveniente, della durata massima di 84 mesi e di importo massimo di 40 mila euro, elevabile fino a 50 mila euro. Viene concessa senza iscrizione ipotecaria o altra garanzia.

Le imprese inizieranno a rimborsare il microcredito a decorrere dall’anno successivo dalla concessione, con rate mensili costanti.

I percettori dovranno avere un attivo patrimoniale non superiore a 300mila euro, ricavi lordi fino a 200mila euro e un livello di indebitamento non superiore a 100mila euro.

I professionisti e le imprese interessate dovranno avere sede legale e operare nelle Marche.

Con l’attivazione del Fondo per il microcredito imprenditoriale, la Regione garantisce una risposta tempestiva alle microimprese con esigenze finanziarie di minore importo: minimizzando costi, tempi e istruttoria di erogazione. Lo strumento si rivela particolarmente adatto allo sviluppo di un progetto di impresa in fase di start up o entro i cinque anni di apertura della partita Iva.

È destinato alle imprese individuali e ai lavoratori autonomi, titolari di partita Iva da non più di cinque anni e con massimo cinque dipendenti.

Possono accedervi anche società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita Iva da non più di cinque anni e con massimo nove dipendenti.

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